MAFIA CAPITALE
10:24 pm, 25 Novembre 15 calendario

Mafia Capitale, Buzzi: “Rivelazioni inedite ai pm”

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Ho svelato alla procura cose sconosciute». Ha aspettato la fine della quinta udienza del processo Mafia Capitale per rompere il suo silenzio. L’ex presidente della coop 29 giugno, Salvatore Buzzi, ha deciso di parlare. Nei cinque minuti di dichiarazioni spontanee, rese in video conferenza dal carcere di Tolmezzo, dove è detenuto, ha risposto al pm Paolo Ielo che, nel respingere la richiesta di patteggiamento avanzata dai suoi avvocati, lo aveva accusato di scarsa collaborazione: «Ha cercato di salvare i suoi amici – le parole del Pm lo scorso 19 novembre – lanciando strali nei confronti dei suoi nemici».
Nel suo intervento, che è arrivato a sorpresa intorno alle 16 di mercoledì, Buzzi, dapprima ha denunciato «il linciaggio mediatico» subito dai giorni dell’arresto. Poi ha chiarito i motivi che lo hanno spinto a chiedere la parola. L’ex ras della cooperazione sociale, imputato come Massimo Carminati per associazione a delinquere di stampo mafioso, è un fiume in piena, ha parlato ininterrottamente, senza pause, facendo calare il silenzio nell’aula bunker di Rebibbia. «Il processo sarà molto lungo e non posso essere delegittimato davanti al Tribunale. Pertanto non posso non replicare alle affermazioni fuorvianti dell’ufficio del pubblico ministero tese ad inficiare le mie deposizioni».
La difesa di Buzzi
Secondo Buzzi, infatti, massima sarebbe stata da parte sua la collaborazione con gli organi inquirenti. «È stato detto che non ho portato alcun contributo alle indagini. Ma non è vero. Nel corso dei cinque interrogatori – ha proseguito l’ex presidente della 29 Giugno – ho risposto a tutte le domande e ricostruito ogni cosa con precisione, svelando alla Procura anche cose non conosciute, confermate in seguito anche da Odevaine e Cerrito e perfettamente aderenti alle intercettazioni. Le mie deposizioni, amplificate dalla stampa –  ha aggiunto Buzzi –  mi hanno portato a subire minacce. Non vedo l’ora che inizi l’istruttoria per dare una mano ad accertare la verità e a combattere la corruzione. Non sto coprendo amici, non ne ho dal 2 dicembre. Il mio auspicio – ha concluso Buzzi – è quello di essere giudicato con serenità, senza essere pregiudicato prima ancora che inizi il processo».
Non appena ha terminato di parlare, l’udienza si è chiusa. L’appuntamento ora è per domani mattina, quando i magistrati  della X sezione penale si pronunceranno sull’ammissione dei testimoni, eliminando quelli chiesti dalle difese ma ritenuti ininfluenti ai fini del giudizio. Tra le oltre mille persone chiamate a comparire dai difensori dei 46 imputati ci sono anche Gianni Letta, Raffaele Cantone, i ministri Angelino Alfano e Giuliano Poletti, i costruttori Parnasi e Mezzaroma e l’architetto Massimiliano Fuksas. Che difficilmente, se dovessero essere accettate le obiezioni mosse oggi dai pm, si ritroveranno a parlare in aula.
MARCO CARTA

25 Novembre 2015
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