Cecile: N.E.G.R.A è la mia storia

MUSICA Voce, grinta e tanta personalità: Cecile brilla tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani che il 27 (Rai1) si sfideranno per aggiudicarsi uno dei sei posti in palio tra le Nuove Proposte del Festival della canzone italiana. Il suo pezzo N.E.G.R.A è un pugno nello stomaco: “L’ha scritto il mio produttore Lorenzo Lombardi – dice l’artista romana – e racconta in musica la mia storia… Da piccola una bimba mi chiese di che colore fosse il mio sangue: fu molto colpita nello scoprire che era proprio come il suo”.
Il brano rap parla della differenza che fa paura, oggi più che mai.
In un clima di sospetto l’ignoranza piena di arroganza rischia di vincere. N.E.G.R.A smaschera le ipocrisie che io ho vissuto sulla pelle.
Cestista, rapper, cantante, ballerina, performer, attrice e violinista, Cecile ha solo 21 anni ma ha vissuto molto intensamente fin qui!
Già, sono sempre stata iperattiva. Ho iniziato a suonare a tre anni appena: mia nonna mi aveva comprato una piccola pianola… E, poi, sono sempre stata circondata da gente che amava la musica: mia madre mi cantava le canzoni di Celine Dion ogni sera, io non ho mai preso lezioni di canto, ma ho coltivato la mia passione e a sette anni ero già in un coro.
Che effetto fa essere arrivati tra i dodici finalisti di Sanremo Giovani?
Quasi non ci credo: è la mia prima volta in televisione. Prima della selezione ero molto emozionata: eravamo in sessanta alle audizioni ora siamo rimasti in dodici ed è già una bella soddisfazione. Ora sono più carica e ottimista per la finale di venerdì sera.
Dunque, arrivederci a Sanremo!
Arrivederci, sì!
 
ORIETTA CICCHINELLI