Intervista ai Modà
4:42 pm, 23 Novembre 15 calendario

Modà: La musica non si deve fermare

Di: Redazione Metronews
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INTERVISTA. Passione maledetta, di quelle che non lasciano via di scampo all’uomo, e lo fanno vibrare in tutte le sue corde. Come il nuovo album dei Modà, in uscita il 27 novembre, a quasi tre anni dal multiplatino Gioia, che tante soddisfazioni ha regalato a Kekko Silvestre & Co.
Amicizia, amore, dolore, consapevolezza, resa e speranza: caro Kekko, in queste 10 tracce c’è il mondo!
È sì, Passione maledetta è in pieno stile Modà: melodie semplici che ci hanno fatto conquistare il cuore della gente, canzoni pop che sono la nostra cifra artistica. 
Al primo singolo  E non c’è mai una fine, con un bel video girato a NY, faranno seguito altri tre, legati da un filo unico che racconta una storia sola.
E non c’è mai una fine è il più in stile: molto melodico con gli archi, le chitarre elettriche e il testo universale. Ci rispecchia molto.
Dopo Emma, Pau Donès, Tazenda e Anastacia, niente più duetti?
Stavolta no, anche se siamo grati a tutti gli artisti che abbiamo incontrato sulla nostra strada. 
Prossima tappa: il 18 giugno a San Siro, dove già avevate fatto il tutto esaurito.
Sì, era un concerto già programmato questo di Milano, e la gente ha comprato i biglietti sulla fiducia: l’album non era ancora uscito quando è partita la prevendita!
Ma dopo le stragi di Parigi, in particolare al teatro Bataclan, e la minaccia di nuovi attentati dell’Isis, il clima è cambiato: domenica al Palalottomatica di Roma, nonostante il sold out, Tiziano Ferro ha dovuto fare i conti con una platea quasi dimezzata.
È normale: la gente ha paura. Ma anche dopo le Torri gemelle e la strage nella redazione di Charlie Hebdo abbiamo rialzato la testa. La musica, come lo sport e il lavoro, non può fermarsi. Non dobbiamo arrenderci alle logiche del terrore.
Già, The Show Must go on, cantava Freddie Mercury… Allora, andiamo avanti: il prossimo sogno dei Modà?
I sogni li abbiamo già realizzati quasi tutti: ora vogliamo mantenerli il più allungo possibile. Abbiamo trasformato la nostra passione in lavoro e, dopo San Siro, che possiamo desiderare ancora? Di volare su Marte? 
ORIETTA CICCHINELLI

23 Novembre 2015
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