STRADE COLABRODO
9:37 pm, 22 Novembre 15 calendario

Contro le buche fondi decurtati

Di: Redazione Metronews
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TORINO Impossibile eliminare le buche dalle strade perché le risorse sono sempre meno a causa del taglio dei trasferimenti da parte dello Stato.
È uno degli temi chiave su cui ruoterà il processo che si apre venerdì in tribunale a Torino per la morte di Enzo Fogli, il pensionato di 76 anni che il 6 maggio del 2013 cadde in via Ormea per colpa di una buca stradale. Per quella morte ci sono alla sbarra sei persone: a giudizio ci sono i vertici del Comune di Torino responsabili della manutenzione -Roberto Bertasio, Letizia Claps e Francesco Gaglione, assistiti dall’avvocato Gino Obert – e anche i dirigenti della Smat, difesi dal legale Guglielmo Guglielmi, visto che la buca si era formata in corrispondenza di un chiusino dell’acquedotto.
I legali presenteranno dati che dicono che i fondi per la manutenzione ordinaria sono passati dai 6,24 milioni del 2002 agli 800 mila del 2013, quelli per la manutenzione straordinaria erano 18 milioni nel 2004 e 6 milioni nel 2012. Le difese presenteranno inoltre uno studio ministeriale nel quale si spiega che: «Comuni con meno abitanti e meno territorio hanno ricevuto dallo Stato centrale, in proporzione, molto di più di Torino. E questo si può spiegare solo con motivazioni politiche: una città amministrata dal centrosinistra in anni in cui al governo c’era il centrodestra». La strada imboccata dalla difesa è chiara: niente soldi, niente possibilità di mettere a posto gli asfalti e quindi nessuna responsabilità per la morte del pensionato. E a ribadire in aula questo concetto ci saranno il sindaco Fassino e l’assessore Claudio Lubatti che testimonieranno per la difesa.
REBECCA ANVERSA
(Foto FRANCESCO DEL BO)

22 Novembre 2015
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