Sicurezza
8:07 pm, 19 Novembre 15 calendario

Famiglie preoccupate per criminalità e traffico

Di: Redazione Metronews
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ROMA La criminalità spaventa, ma anche restare senza parcheggio non scherza. Secondo l’Istat, che ha presentato il suo report sulla soddisfazione di vita dei cittadini italiani, nel 2015 i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie con riguardo alla zona in cui vivono sono il rischio di criminalità (41,1%) e il traffico (38,4%). Al terzo posto c’è la difficoltà di parcheggio (37,3%), seguita da inquinamento (36,7%), sporcizia nelle strade (31,6%), rumore (31,2%), difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (30,5%) e qualità dell’acqua di rubinetto (30%).
Al Sud problemi con l’acqua
Rispetto al 2014, cresce la quota delle famiglie che dichiarano problemi nella zona in cui vivono. In particolare è in aumento la percezione del rischio di criminalità, soprattutto nel Centro-Nord. Oltre alla sicurezza, al Nord le famiglie indicano soprattutto l’inquinamento dell’aria (38,3%), mentre nelle Regioni del Centro il traffico (41%) e le difficoltà di parcheggio (40%). Traffico e parcheggio sono segnalati anche dalle famiglie del Mezzogiorno (rispettivamente 39,4% e 40,2%), dove hanno un peso maggiore la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (36,3%) e i problemi con l’acqua. In generale gli italiani appaiono «sempre più guardinghi e diffidenti». L’Istat rileva un calo della fiducia verso il prossimo. Il 78,6% delle persone pensa che «bisogna stare molto attenti» nei confronti degli altri, mentre il 19,9% è orientato ad un atteggiamento di fiducia. Dopo due anni di lieve crescita, il livello di fiducia è tornato ai livelli del 2012.
Le donne sono più diffidenti
A livello territoriale le quote di persone che si dichiarano fiduciose nel prossimo sono il 22,9% al Nord, il 21,8% al Centro e il 15,8% nel Mezzogiorno. Le donne continuano a essere più diffidenti: l’80,2% esprime un’opinione improntata ad un atteggiamento di cautela, rispetto al 76,9% degli uomini. Rispetto all’età, la diffidenza è maggiore tra gli anziani (soprattutto tra gli ultra 64enni), con livelli intorno all’80%.
La domanda del portafoglio
La diffidenza verso gli estranei si accentua nella cosiddetta “domanda del portafoglio”, per valutare con che probabilità si ritiene possa essere restituito un portafoglio smarrito se a ritrovarlo è un perfetto sconosciuto (ottimisti solo l’11,1%), un vicino di casa (69,4%) o un appartenente alle forze dell’ordine (81,2%). Confrontando il dato 2015 con quello degli anni precedenti, si evidenzia un forte peggioramento nella fiducia sul vicino.
Più sereni per la situazione economica
Aumenta invece la quota di persone soddisfatte della propria situazione economica: secondo l’Istat, l’indice sale dal 43,4% del 2014 al 47,5% del 2015. Si torna così ai livelli del 2011. La quota di famiglie che valutano invariata o in miglioramento la propria condizione economica passa dal 52,1% del 2014 al 57,3%. Il dato positivo riguarda tutte le zone geografiche, ma è più consistente al Nord e al Sud. L’Istat segnala che su una scala da 1 a 10, il punteggio medio attribuito alla soddisfazione per la vita nel complesso è 6,8. I livelli più alti (tra 8 a 10) sono indicati dal 35,1% delle persone, in linea con il 2014. «Le famiglie stanno facendo dei sacrifici enormi – ribattono le associazioni Federconsumatori e Adusbef – i dati Istat non possono far riferimento all’Italia».
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19 Novembre 2015
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