Controlli rafforzati alla Scala e in Duomo

TERRORISMO Milano corre ai ripari dopo l’allarme lanciato dall’Fbi su possibili attentati al Duomo e alla Scala. E proprio davanti al Teatro e alla Cattedrale sono apparsi  ieri i metal detector e sono stati rafforzati i presidi di sicurezza  con polizia e militari che diventano fissi. Scattate anche  perquisizioni approfondite su tutti i visitatori. In piazza Scala sono stati multati tutti gli scooter parcheggiati, l’obiettivo è colpire chi sosta vietata, ma, soprattutto,  monitorare le targhe dei mezzi.  Tutte misure decise ieri durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Altra novità sono i 250 poliziotti in più che resteranno a Milano: destinati ad altre città, gli agenti rimarranno grazie al blocco temporaneo degli avvicendamenti, che sicuramente si protrarrà fino a capodanno.
Aumentati anche gli addetti che sorvegliano i monitor delle 4 mila telecamere della città, in particolare nelle centrali di Palazzo Beccaria e del centro di via Drago. «Milano è una città in sicurezza» ha dichiarato Pisapia al Tg3, «siamo preoccupati, ma molto attenti. Il livello di attenzione è su tutto il territorio e non solo sui punti sensibili della città. Certo, l’imprevedibile non può essere previsto, ma quello che si doveva fare, si sta facendo con grande unità d’intenti fra l’Amministrazione, forze dell’ordine e Prefettura». Palazzo Marino ha poi annunciato lo stanziamento di 1,8 milioni per la sicurezza.
Più aggressivo il presidente Maroni, che ha messo in chiaro che la Prima del 7 dicembre si farà e che lui sarà presente: «Qualcuno dice di rinviare la prima della Scala. Assolutamente no. Bisogna farla. Ma il Governo deve garantire la massima sicurezza», ha detto, invitando il ministro Alfano a nominare il nuovo Prefetto al più presto. METRO