Medio Oriente
9:23 pm, 18 Novembre 15 calendario

Insieme contro l’Isis l’occidente riabilita Russia e Iran

Di: Redazione Metronews
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GEOPOLITICA Iran e Russia nuovi buoni amici dell’Occidente. Grazie all’Isis. «Sono pronto ad andare all’inferno per fare un’alleanza col diavolo, se il diavolo fosse contro Hitler». Con queste parole Winston Churchill sancì l’alleanza con Stalin durante la Seconda guerra mondiale. Un’alleanza antinazista che riuniva realtà molto diverse fra loro e che è evocata in questi giorni per giustificare una coalizione internazionale contro l’Isis: lo ha detto il presidente russo Putin come i leader occidentali.  
Gli attentati di Parigi hanno spostato gli equilibri mondiali. Fino a poco tempo fa l’Iran e la Russia erano messi all’indice dalla comunità internazionale: per la violazione dei diritti umani, ma soprattutto per le loro politiche di potenza condotte con pochi scrupoli. 
Proprio la Siria è stato l’ultimo argomento del contendere. La decisione russa di intervenire militarmente a sostegno del presidente di Damasco Assad è stata accolta aspramente in occidente. Fino ad oggi non si è arrivati neanche a un coordinamento degli attacchi aerei, col rischio più volte sfiorato di incidenti. Mosca è stata accusata esplicitamente di  colpire i ribelli moderati alleati dell’Occidente più di quanto abbia colpito l’Isis. Lo stesso sostegno ad Assad è imputato all’Iran. Ora però cambiano le carte in tavola, e Russia e Iran diventano soggetti decisivi per trovare la quadra in Siria e per condurre azioni militari efficaci. Si è persino disposti ad ammettere che in un certo senso avessero ragione. È la realpolitik.
Teheran fra ambizioni regionali e nucleare
È molto recente la “riammissione condizionata” dell’Iran nella comunità internazionale, dopo lunghi anni di isolamento e sanzioni. Pietra della discordia il programma nucleare della Repubblica islamica, sospettato di avere l’obiettivo di realizzare la bomba atomica. L’Iran inoltre come Paese guida del mondo sciita ha esteso la sua influenza militare su Iraq, Siria, Libano e Yemen minacciando i Paesi sunniti della regione.
Mosca, la guerra in Ucraina una ferita aperta
La Russia ha imboccato la strada del ritorno a farsi valere come grande potenza, anche in virtù della potenza militare e della ricerca di alleati lontani dall’Occidente. Non avendo mai digerito il crollo dell’impero sovietico e la conseguente espansione a est di Ue e Nato, particolarmente sensibile è la questione ucraina con la lunga guerra civile e i secessionisti. Appoggiando Iran e Assad, Mosca è tornata protagonista in Medio Oriente.
Osvaldo Baldacci

18 Novembre 2015
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