Giubileo, l’allerta arriva dal cielo

ROMA «Ogni aspetto di un possibile attacco, anche dai cieli, è stato studiato. Sarà interdetto lo spazio aereo durante tutta la durata del Giubileo». Il ministro dell’Interno Alfano, riferendo ieri alla Camera sui fatti di Parigi, ha posto l’accento sui rischi di attentati “non convenzionali”. Tanto da aggiungere: «Un’attenzione particolare è stata rivolta al rischio di un attacco dall’alto, con droni. Ogni aspetto possibile della minaccia aerea è stato analizzato coinvolgendo Aeronautica militare, Enac ed Enav. Del resto, quella del controllo dello spazio aereo è una questione seguita dalla Presidenza del Consiglio con un tavolo di coordinamento ad hoc». L’interdizione dello spazio aereo non riguarderà naturalmente i voli di linea, ma come da regolamento Enac comprenderà velivoli da diporto, alianti, mongolfiere ed elicotteri privati.
L’allerta dai cieli riguarda anche gli imbarchi e le misure di sicurezza negli aeroporti. Con lo stato di “allerta due” già ieri i tempi di attesa ai check in sono triplicati. Cieli a parte, ieri il ministro ha ricordato che su Roma stanno prendendo servizio 700 militari, in aggiunta ai 1.300 soldati immpegnati nell’operazione strade sicure. Inoltre ai 2.500 agenti chiamati a vegliare sul Giubileo se ne aggiungeranno altri 100.
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