TERRORE A PARIGI
11:08 pm, 15 Novembre 15 calendario

Il Giubileo non si ferma Da oggi a Roma 700 soldati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Dimenticate le parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano della scorsa settimana («Il Giubileo e Roma non saranno militarizzati»). L’attentato di Parigi che ha sconvolto il mondo ha costretto il nostro apparato di sicurezza i rivedere i piani approntati per l’Anno Santo che prenderà il via il prossimo 8 dicembre.
Già da oggi nella Capitale arriveranno 700 soldati in più, che si aggiungeranno ai 2.500 appartenenti a tutte le forze dell’ordine chiamati a vigilare sulla Capitale e su altri luoghi sensibili fuori da Roma fino alla seconda metà di novembre 2016. Franco Gabrielli, prefetto di Roma e commissario straordinario al Giubileo, sabato ha parlato chiaramente di un ulteriore rafforzamento di quanto già era stato deciso, che tradotto significa servizi di vigilanza estesi ad ambasciate (in primis quella francese in piazza Farnese), ma anche nelle piazze della movida o attorno a locali che richiamano molte persone.
Le «azioni coordinate di controllo nei luoghi di aggregazione» dovranno essere discrete: vedranno la presenza di agenti in divisa accanto alle «postazioni mobili» (camionette, blindati) ma avranno anche il supporto di agenti in borghese. E poichè l’Anno Santo non investira solo San Pietro, la vigilanza sarà rafforzata anche nelle altre Basiliche Maggiori: San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore e San Giovanni, per citare le più importanti. L’apparato di sicurezza italiano sta già lavorando in coordinamento con quello dello Stato Vaticano.
A piazza San Pietro gli accessi nel corso delle udienze pubbliche del Papa saranno presidiati dalla polizia italiana, così come quelli all’interno della Basilica, in questo caso attraverso un sofisticato metal detector. La Gendarmeria Vaticana e le Guardie Svizzere faranno quindi riferimento all’Ispettorato Vaticano, guidato dalla dottoressa Maria Rosaria Maiorino, che recentemente (dalle pagine di Polizia Moderna) ha specificato: «È importante lavorare in uno spirito di squadra, ma sempre a condizione che sia chiaro chi comanda».
L’Anno Santo si farà
È chiaro comunque che l’intera macchina organizzativa è ormai in moto, e di fronte alle richieste di annullare il Giubileo, come quella avanzata tra gli altri dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, la risposta delle istituzioni italiane e di quelle al di là del Tevere è la stessa. L’Anno Santo si farà. «La minaccia dell’Is esiste a prescindere dal Giubileo. In Francia non c’era e i terroristi hanno colpito lo stesso. Forse saremo più vulnerabili ma il rischio di attentati ci sarebbe lo stesso» ha spiegato il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico.
«La violenza di Parigi rende ancora più importante dare vita al Giubileo della Misericordia. Una parola che significa proprio trovare consolazione per quanto subito», ha commentato monsignor Rino Fisichella, incaricato dal Pontefice per l’organizzazione dell’evento.
METRO

15 Novembre 2015
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