Parigi si sveglia blindata Si temono nuovi attacchi

PARIGI Dopo la notte di terrore, Parigi si sveglia blindata. Nelle strade deserte, i militari fanno la ronda intorno alla Tour Eiffel, al Museo del Louvre e agli altri monumenti simbolo, considerati più a rischio per il grande afflusso di turisti. Si temono nuovi attentati e per questo i servizi segreti francesi hanno richiesto un aumento della presenza militare vicino agli obiettivi più sensibili.
Massima l’allerta sicurezza (Alfa Rosso, che corrisponde al livello “attentati multipli”), come durante la rivolta delle banlieu del 2005, con possibilità della polizia, tra l’altro, di perquisire a tappeto tutti i domicili minimamente “sospetti” e con divieto di manifestazioni, di qualsiasi genere, fino a giovedì.  Decretati tre giorni di lutto nazionale. Anche musei e scuole sono rimasti chiusi oggi, come pure le undici stazioni del metrò prossime ai luoghi degli attentati, mentre si raccomanda ai cittadini di restare in casa ed evitare il più possibile gli spostamenti in città. E il parco dei divertimenti Disneyland non aprirà oggi in segno di rispetto e di solidarietà con le famiglie delle vittime. Come preannunciato dal presidente Hollande, immediatamente dopo i molteplici attentati che hanno insanguinato la capitale francese, è decretato lo stato d’urgenza. Inoltre, i voli da e per Parigi, come annunciato da Air France, subiranno ritardi, legati all’intensificarsi dei controlli di sicurezza più capillari che mai. Ma niente chiusura delle frontiere, anche perché sarebbe un’ulteriore vittoria per il terrorismo.
ORI. CIC.