TERRORE A PARIGI
5:22 pm, 14 Novembre 15 calendario

Milano abbraccia Parigi In 2 mila in Piazza Fontana

Di: Redazione Metronews
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È stato di Antoine, rappresentante della comunità di giovani francesi che studiano a Milano, il primo intervento al presidio di solidarietà al popolo francese organizzato sabato pomeriggio in Piazza Fontana. Il giovane ha ringraziato la città “per l’affetto” e ha  assicurato che i giovani francesi “andranno avanti”, seguendo le tre parole simbolo: “Liberté, Égalité, Fraternité”.
Frattura evitata
Un presidio che ha avuto un preambolo burrascoso, con Cecilia Strada di Emergency che in mattinata aveva invitato il popolo di sinistra a ritrovarsi davanti al consolato Francese. Poi la Prefettura ha chiesto di cambiare luogo per motivi di sicurezza, indicando piazza Fontana. Intanto, però, Emergency aveva dato un nuovo appuntamento via Facebook sulla Darsena. Ma negli stessi momenti, il Pd aveva chiamato i propri militanti al presidio piazza Fontana. Alla fine, quella che rischiava di essere una frattura della sinistra, si è ricomposta.
Davanti alla Banca Nazionale dell’Agricoltura si sono presentato oltre 2 mila cittadini, giunti chi con un fiore, chi un cartello con frasi contro il terrorismo.
Sul palco, incorniciato da una bandiera francese e una europea, sono intervenuti, oltre allo studente francese, la presidente di Emergency, Cecilia Strada, e un membro del comitato antifascista. Al termine degli interventi, i cittadini hanno intonato “La Marsigliese” e “Bella ciao”.
Le parole di Strada
“Non buonismo, ma realismo. Credo che la strada giusta sia quella delle porte aperte, quella della libertà e dell’uguaglianza”, ha detto la Strada nel suo intervento. “Non si tratta di essere buoni o cattivi – ha sottolineato – si tratta di capire quali sono gli strumenti che funzionano e quelli che non funzionano. E la guerra è uno strumento che non funziona. Tutti noi vogliamo combattere il terrorismo – ha aggiunto – ma i nostri governi sono quelli che poi vendono le armi ai terroristi”.
Presente anche la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ma nelle vesti dei “semplice cittadina”, come ha tenuto a sottolineare, che si è limitata a dichiarare che “bastano solo tre parole: liberté, legalité e fraternité”.
“Siamo con il popolo francese per questi tragici fatti di terrorismo – ha detto invece Souheir Katknouda, presidente dell’Associazione donne musulmane d’Italia – e ci sentiamo a tutti gli effetti cittadini europei, italiani e oggi anche francesi”. ANDREA SPARACIARI

14 Novembre 2015
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