Migranti
7:46 pm, 11 Novembre 15 calendario

Morti nel loro viaggio 31 mila migranti dal 2000 a oggi

Di: Redazione Metronews
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UNIONE EUROPEA In 15 anni 31 mila persone (di cui 24 mila nel Mediterraneo) hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. Nello stesso periodo l’Unione Europea ha speso 11,3 miliardi di euro in espulsioni, mentre i rifugiati hanno speso 16 miliardi per raggiungere l’Europa. Lo registra Oxfam – una delle più importanti confederazioni internazionali specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo – in occasione del vertice Ue che si tiene a Malta sulla questione dei migranti. L’Ue, chiede Oxfam, deve porre al centro della discussione la tutela dei diritti umani, rinunciando a una politica unicamente concentrata su chiusura delle frontiere e sicurezza. Una ricerca di Oxfam mostra come l’immigrazione possa avere un impatto positivo sull’economia, con chiari benefici nei Paesi ospitanti. Al contrario Oxfam stronca duramente il piano Ue in discussione a Malta. Non c’è nulla sull’integrazione dei rifugiati in Europa, né sulla lotta alla xenofobia, denuncia Sara Tesorieri, Eu Conflict and Humanitarian Policy advisor di Oxfam. E poi offrire ai funzionari dei governi africani la possibilità di individuare chi ha diritto alla protezione e chi no è un controsenso, dal momento che i rifugiati scappano in molti casi proprio da loro. «Trasparenza zero», accusa l’esperta denunciando che le ong sono state tenute fuori dai lavori.
Immigrazione, Europa e Africa faccia a faccia
Limitare in tutti i modi il flusso di migranti in arrivo verso l’Europa. È l’obiettivo con il quale l’Ue si è presentata al vertice nella capitale maltese La Valletta. Intorno allo stesso tavolo i leader europei e quelli di 35 Paesi africani. Protagonisti principali Marocco ed Egitto, Paesi guida dei precedenti processi lanciati per affrontare in maniera coordinata la questione delle migrazioni e del rapporto con l’Europa. Bruxelles mette sul tavolo aiuti per 1 miliardo e 800 milioni di euro. Ma in cambio chiede che i Paesi africani controllino di più e meglio le proprie frontiere, scoraggino l’emigrazione e collaborino ai rimpatri. «La nostra strategia – ha detto il presidente dell’Europarlamento Schulz – non può consistere in una lotta ai migranti, ma in una lotta alle origini delle migrazioni, la povertà e la disoccupazione». «Vogliamo costruire un ambiente più stabile per l’immigrazione legale – ha detto il presidente Ue Tusk – Ma quest’anno un milione e 200mila persone sono entrate in Europa illegalmente, principalmente via mare». Il piano di azione è stato già riscritto 5 volte. L’ultima versione prevede «15 iniziative prioritarie» da lanciare «prima della fine del 2016». Tra le iniziative, «missioni di personale dell’immigrazione proveniente dai Paesi africani con l’obiettivo di verificare e identificare le nazionalità dei migranti irregolari».
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11 Novembre 2015
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