Jazz Feeds the Planet Il Festival si apre con Gregory Porter

CONCERTI. «“Il Jazz nutre il Pianeta” è un’occasione per mettere a confronto i valori universali della musica jazz, da sempre considerata una forma d’arte, fonte di nutrimento dell’anima e della mente, con i valori della produzione alimentare, nutrimento del corpo. Cibo e jazz sono in sintonia, inseguono lo stesso percorso artistico e creativo». Parola di Mario Ciampà, direttore artistico del “Roma Jazz Festival”, che si aprirà sabato al Parco della Musica. “Jazz Feeds the Planet” è il titolo della 39esima edizione del festival, a sottolineare come il jazz abbia nutrito tutte le altre forme musicali del Novecento a tutte le latitudini.
A inaugurare il festival sarà sabato alle 21, nella sala Sinopoli dell’Auditorium, un concerto di Gregory Porter, cantante che negli ultimi anni ha conquistato critica e pubblico con la sua inconfondibile voce baritonale. Nella sua musica confluiscono soul, gospel, blues e jazz, con rimandi alle atmosfere affascinanti dei club anni ‘50. Secondo appuntamento del “Roma Jazz” domenica alle 21 con il Groove Lab di Ameen Saleem, uno dei bassisti di maggior talento della scena jazz internazionale.
STEFANO MILIONI