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8:41 pm, 11 Novembre 15 calendario

Ama assume 4 dirigenti per “contenere i costi”

Di: Redazione Metronews
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ROMA Nuovi dirigenti da assumere per contenere i costi del personale. Sembra un paradosso eppure è proprio così che lo scorso 20 ottobre, mentre in Campidoglio andava in scena la telenovela sulle dimissioni del sindaco Ignazio Marino, i vertici di Ama hanno motivato la richiesta per il reclutamento di tre nuovi dirigenti e di un dirigente/quadro da inserire nell’organico della municipalizzata dei rifiuti. Che, nonostante rischi di arrivare impreparata all’appuntamento del Giubileo, con i sindacati che agitano in continuo lo spettro della privatizzazione, invece di investire nel personale per la raccolta, continua ad imbarcare manager da scrivania.
La lettera dell’azienda
E dire che le forze interne non mancherebbero. Allo stato attuale Ama dispone già di 16 dirigenti operativi, 57 quadri e 7800 dipendenti, ma “l’attuale macrostruttura – si legge nella lettera con cui si chiede al comune di Roma l’autorizzazione alla selezione – evidenza dei punti di debolezza che in ragione degli obiettivi posti alle società anche nel recente affidamento è necessario superare”. Per questo occorre assumere nuovo personale, un dirigente che si occupi del settore “Legale, societario, ed Anticorruzione”, uno per le relazioni industriali e per la “direzione amministrativa” e un dirigente/quadro esperto in gestione dei rifiuti, con costi che potrebbero aggirarsi intorno ai 420 mila euro annuali, come denuncia il Movimento 5 Stelle che ha sollevato il caso, pubblicando on line il documento.
Assalto alla diligenza
Più della della tempistica da “assalto alla diligenza”, come raccontano a Metro dall’Ama, quello che sorprende è la modalità con cui avverrà la selezione. La facendo richiesta precede, come detto, di pochi giorni la caduta del sindaco Marino, che nel gennaio 2014 nominò il presidente Daniele Fortini. Nella lettera, poi, il direttore generale Alessandro Filippi chiede l’autorizzazione a poter svolgere un processo selettivo “aperto contestualmente” sia fra il personale interno, sia fra quello “infragruppo” (ossia in forza alle aziende del gruppo Roma Capitale), e sia con quello esterno, e non come prevederebbe la prassi, in maniera separata, aperto quindi all’esterno solo dopo aver accertato la mancanza di forze interne. Certo, a parità di punteggio, sarà data “la preferenza ai candidati interni e in forza alle aziende del Gruppo Roma Capitale, viene precisato, ma è chiaro che il malumore sia tanto tra le mura di via Calderon de La Barca.
Tante zone d’ombra
Anche perché fra la Parentopoli degli anni di Panzironi e Mafia Capitale, che ha visto coinvolto anche l’ex direttore generale Giovanni Fiscon, tante continuano ad essere le zone d’ombra all’interno dell’azienda. Ama al maxi processo iniziato lo scorso 5 novembre ha chiesto di costituirsi parte civile. Eppure nel suo organigramma continuano a figurare nei ruoli chiave alcuni dei dirigenti citati nella relazione dei 101 elementi a disposizione dell’asse Buzzi-Carminati, redatta dalla commissione prefettizia guidata dalla dott.sa Marialisa Magno, recentemente desecretata.
MARCO CARTA

11 Novembre 2015
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