Cinema/“Pan”
5:49 pm, 5 Novembre 15 calendario

Jackman: “Il mio Barbanera è il terrore dei bambini”

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Per prima cosa il regista mi ha mostrato un’immagine su un iPad dicendomi come avrei dovuto essere: l’incenso nella barba che sembrava fumo, tutta la mia faccia coperta di cerone, delle crepe come quelle dei vecchi quadri, la parrucca di Maria Antonietta, il costume di Luigi XIV e gioielli sulle dita. E io ho detto “Sono pronto”».
Così Hugh Jackman racconta la sua metamorfosi nel minaccioso Barbanera di “Pan” by Joe Wright, dal 12 novembre al cinema,  con Jackman al fianco di Rooney Mara e Amanda Seyfried, alla ricerca di una rilettura delle origini di Peter. 
Chi era, e chi è, per Hugh Jackman Peter Pan? 
Ho sempre adorato la storia di Peter Pan, da bambino per ciò che era, da adulto per quello che rappresenta. Adoro l’idea di creare un mondo che ti regala la sensazione di essere tornato bambino, perché la storia è di questo che parla: di una lotta per non smettere di credere al tuo sguardo di bambino.
Come ha lavorato per interpretare un adulto nel modo spaventoso in cui lo vede un bambino?
Partendo dall’imprevedibilità, che la cosa più terrificante per ogni bambino che vede i grandi a volte affettuosi, premurosi, divertenti e, un attimo dopo, senza apparente motivo, l’esatto contrario. Tutti noi abbiamo avuto modo di sperimentarlo. Ed è la cosa più inquietante. Poi il regista ha avuto l’idea di farmi cantare “Teen Spirit” dei Nirvana. 
Per lei che è abituato alle grandi produzioni, che esperienza è stata questo set? 
Ho lavorato in film veramente grandi, ma mai in nessuno come questo. E forse non succederà mai più, perché la tecnologia green screen è talmente avanzata che è molto più facile ricreare il set digitalmente.
SILVIA DI PAOLA
 
 

5 Novembre 2015
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