legge stabilità
8:41 pm, 4 Novembre 15 calendario

Prove di dialogo tra Renzi e le Regioni

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Abbiamo due strade: o scegliamo il muro contro muro e la demagogia, oppure giochiamo la carta della serietà e noi ci siamo». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nell’incontro con le Regioni sulla legge di Stabilità e in particolare sui fondi destinati al comparto sanitario. «Se vogliamo, possiamo lavorare insieme per governare i processi complicati della sanità – ha aggiunto Renzi – però dobbiamo essere chiari: non c’è taglio alla sanità, ci sono meno soldi di quanto le Regioni chiedono, ma i fondi comunque aumentano e si passa a 111 miliardi».
Verifica prima dell’approvazione
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha dato una «valutazione positiva» dell’incontro. «C’è un’intesa su un metodo, un percorso e su alcuni aspetti di merito non banali – ha spiegato – che mi pare possa portare a condividere la legge di Stabilità». Il Governo si è impegnato, prima che la legge sia approvata e sulla scorta dei risultati di alcuni tavoli tecnici (sulla governance della spesa farmaceutica e sui costi standard con possibili significativi risparmi), a verificare le ricadute finanziarie «e quindi se e come il Fondo sanitario possa essere implementato per il 2016 o se maggiori costi si possano affrontare con interventi che riguardano i prossimi anni».
Maroni: solo aria fritta
«Ci sono risorse a disposizione delle Regioni, ma vanno gestite bene – ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza, Claudio De Vincenti – possiamo capire che le Regioni avrebbero preferito un aumento maggiore, però il Fondo sanitario continua a crescere e nella legge di Stabilità ci sono alcune norme che danno strumenti alle Regioni per governare con più forza ed efficacia il sistema sanitario». Critico il commento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: «Aria fritta. Abbiamo ascoltato le solite promesse. Una assoluta delusione».
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4 Novembre 2015
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