Tensioni Libia/Italia
8:16 pm, 1 Novembre 15 calendario

Tobruk minaccia l’Italia Raid al cimitero di Tripoli

Di: Redazione Metronews
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ROMA Tensione alle stelle tra Libia e Italia. Tutto parte dal governo libico di Tobruk che  condanna “con fermezza” la violazione delle proprie acque territoriali dopo l’ingresso sabato scorso “di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana”, circa 55 chilometri a est della città.
L’annuncio è affidato  a un comunicato che il governo ha postato sulla sua pagina di Facebook e di Twitter. Immefiata la risposta da parte del ministero della Difesa italiano che ha seccamente smentito la notizia, definendola “falsa”.
Ma il governo libico di Tobruk, quello riconosciuto a livello internazionale, avverte che “utilizzerà ogni mezzo” per poter proteggere la sua sovranità. 
Secondo Tobruk, infatti, sono tre le navi italiane avvistate al largo della costa di Bengasi tra sabato e domenica. E secondo quanto riportato daii media libici i tre mezzi navali facevano probabilmente parte della forza navale messa in campo dai Paesi dell’Unione Europea per contrastare il traffico di persone verso le coste italiane.
La stessa aviazione libica ha fatto decollare sabato in tarda serata i suoi caccia militari «per – come spiega il capo di Stato maggiore libico, Saqr Geroushi, citato dai media locali – monitorare l’attività delle navi da guerra italiane». 
«Non c’è stata nessuna violazione delle acque territoriali libiche ad opera di navi della Marina militare italiana – hanno spiegato dal ministero della Difesa – La notizia diffusa da fonti libiche circa la presenza di tre navi italiane nelle acque territoriali libiche è falsa.  Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati.
Intanto, a Tripoli, il cimitero cattolico italiano “Hammangi” è stato nuiovamente devastato. L’Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl) ha mostrato anche  delle fotografie: “Sono immagini che si commentano da sole per la loro inciviltà e che completano il quadro tragico della situazione in Libia”, ha affermato la presidente dell’Airl, Giovanna Ortu. 
METRO

1 Novembre 2015
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