Web reputation Italiani indietro

LAVORO. Il 63% degli statunitensi utilizza il web per cercare lavoro mentre in Italia siamo fermi al 36%. Se si osserva la diffusione dei social network, la distanza si approfondisce ulteriormente: Facebook, Linkedin, Twitter e altri social sono entrati nella vita, anche lavorativa, del 74% degli americani e solo del 49% degli italiani. Percentuale che scende al 15% tra i nostri connazionali over 55. Il gap significativo emerge dalle ultime ricerche condotte dalla John Cabot University nel 2015 appena presentate nell’ambito del convegno organizzato da Assidipost-Federmanager e Fondazione proPosta sul tema “La gestione della reputazione dei manager e delle aziende su Internet”. I dati illustrati da Michele Favorite, professor of business and communications John Cabot University, indicano che complessivamente la penetrazione di Internet, che negli Usa ha raggiunto l’80% della popolazione, nel nostro Paese è ferma al 60%. «Per i manager e per le aziende sta diventando prioritario costruire un’identità digitale coerente e valorizzante» ha spiegato Il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla. «Di Internet – ha raccomandato Gabriele Ghini di Transearch – dobbiamo fare un uso intelligente: oltre il 30% dei cv (e dei profili Linkedin) contiene gravi inesattezze che possono danneggiare una carriera più di quanto si immagini». Nel prossimo futuro, saranno sempre più numerose le figure che in azienda si preoccuperanno di tutelare la reputazione online di brand e manager.
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA