Afropolitan, alla Pelanda sbarca la nuova Africa

ROMA Suoni urbani dalla nuova Africa da giovedì a sabato negli spazi del Macro Testaccio-La Pelanda. Dalla sinergia fra Romaeuropa Festival e Afrodisia nasce Afropolitan, una rassegna che prende il nome da un termine coniato dalla scrittrice ghanese Taiye Selasi e reso celebre dal filosofo camerunense Achille Mbembe nel saggio Afropolitanism, in cui sostiene la multiculturalità come via alla cittadinanza globale. Ospiterà i concerti di artisti e musicisti che da circa un decennio caratterizzano il rinascimento africano. A inaugurare sarà giovedì Pat Thomas, fra le figure centrali di quella generazione di musicisti che negli Anni ‘60 e ‘70 hanno dato nuova linfa all’highlife, genere caratterizzato da un connubio di ritmi tradizionali, influssi caraibici e strumenti occidentali.  Venerdì sarà  la volta dei Mbongwana Star, band congolese rivelazione dell’anno. Arrivano da Kinshasa, due di loro facevano parte dello Staff Benda Bilili, una band composta da musicisti di strada quasi tutti paraplegici. Chiusura il 31 con i BLK JKS, band che tra le più interessanti nel panorama musicale africano. Biglietti 13-15 euro.
 
STEFANO MILIONI