Milano/Teatro
8:00 pm, 25 Ottobre 15 calendario

Pasolini 40 anni dopo protagonista nei teatri di Milano

Di: Redazione Metronews
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TEATRO Due importanti spettacoli al debutto nel ricordo di Pier Paolo Pasolini. Perché anche il teatro sembra ricordarsi oggi del grande poeta, narratore, drammaturgo, regista cinematografico, filologo, giornalista e critico a quarant’anni esatti dalla sua morte, avvenuta il 2 novembre 1975, che ci ha lasciati da tanto tempo senza l’intellettuale corsaro che, più di ogni altro, si era fatto coscienza critica del nostro Paese. Così, da domani al 1° novembre, alla Sala Grande del Teatro Franco Parenti debutterà “Siamo tutti in pericolo – L’ultima intervista di Pier Paolo Pasolini” di Daniele Salvo, anche regista, con Gianluigi Fogacci, Raffaele Latagliata e Michele Costabile. Uno spettacolo che nasce da “Lettere Luterane”, gli ultimi articoli che Pasolini scrisse per “Il Mondo” e “Il Corriere della Sera” nel 1975, proprio l’anno della sua morte, e dall’ultima intervista rilasciata a Furio Colombo il giorno prima di essere ucciso. Un grido d’allarme lucido e disperato sull’inevitabile declino della nostra civiltà, che alla luce degli avvenimenti odierni suona straordinariamente profetico. E il 29 ottobre si terrà anche, alle 18.30, “Lettere luterane. Pasolini e il Palazzo”, una conversazione con Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi–Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, e Giuseppe Genna, scrittore e critico letterario (Info: 02 59995206).
Ma a debuttare, da stasera al 2 novembre, sarà anche al Teatro Libero “Più dei Santi, meno dei morti – La notte in cui Pasolini” di Alessandro Veronese, prodotto da Fenice dei Rifiuti. Qui si porterà in scena una vicenda che ha tutti i connotati della tragedia, senza un “deus ex machina” a risolvere la vicenda, né una catarsi. Lo si farà trasferendo nella contemporaneità gli elementi tipici della tragedia: la metafora spinta, l’eroe con tutte le sue contraddizioni, il coro, qui portatore di un linguaggio, fisico e verbale, spinto all’estrema provocazione, indigeribile, inaccettabile. Come inaccettabile era Pier Paolo definito dai suoi nemici “frocio, comunista, pedofilo e stupratore” (Info: 02 8323126).
ANTONIO GARBISA

25 Ottobre 2015
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