terrorismo
7:37 pm, 25 Ottobre 15 calendario

Blair: invasione dell’Iraq all’origine dell’Isis

Di: Redazione Metronews
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GRAN BRETAGNA Tony Blair ha ammesso per la prima volta che «ci sono elementi di verità» nella teoria che l’invasione dell’Iraq nel 2003 – in cui è emerso che lui si era impegnato con George W. Bush a partecipare con le truppe britanniche già un anno prima – abbia poi causato lo sviluppo dell’Isis. «Ovviamento non si può dire che quanti tra noi che hanno rimosso Saddam Hussein nel 2003, non portino alcuna responsabilità per la situazione nell’area del 2015», ha detto l’ex premier laburista britannico in un’intervista alla Cnn.
Ma difende la scelta dell’invasione
Eppure solo nel 2007 Blair ripeteva: «Non penso che dovremmo scusarci per nulla di quanto stiamo facendo in Iraq». Blair non ha comunque chiesto scusa per l’invasione dell’Iraq, che a 12 anni di distanza continua a difendere: «Chiedo scusa per il fatto che le informazioni di intelligence che avevamo fossero sbagliate. Chiedo anche scusa, ovviamente, per alcuni degli errori commessi nella pianificazione dell’intervento e per i nostri errori nella mancata comprensione di quanto sarebbe avvenuto una volta abbattuto il regime. Ma ritengo che sia per me difficile chiedere scusa per aver rimosso Saddam».
Occidente inerte contro orrori di Assad
E per giustificare il suo aver supinamente fatto propria la posizione di Bush, Blair fa un paragone tra come alla fine sia stato giusto abbattere Saddam, malgrado tutte le conseguenze, in confronto all’inazione dell’Occidente di fronte agli orrori in Siria. Per Blair gli Usa e l’Europa sono rimasti fermi mentre centinaia di migliaia di persone venivano uccise. Critiche rivolte in primis ad Obama e alla mancata decisione di intervenire nel 2013 quando ebbe le prove che Assad aveva usato armi chimiche contro il popolo.
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25 Ottobre 2015
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