Matteo grandi
5:00 pm, 21 Ottobre 15 calendario

I canoni estetici falsati dalle mode

Di: Redazione Metronews
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Forse, care riviste che campate di moda, cioè di nulla, dovremmo almeno metterci d’accordo su un paio di cosette. Prima fra tutte: la magrezza non è un valore. E ammesso che sia un canone estetico richiesto in un ambiente che ha trasformato l’apparenza in business, chi la maneggia, chi la ostenta e chi la espone in passerella o in copertina dovrebbe avere quel minimo sindacale di buon senso per capire che è molto pericoloso giocare con dei prototipi di magrezza esasperata. Chi propone dei modelli ha una responsabilità importante che va ben oltre la valorizzazione del capo indossato (ammesso che si possa parlare di valorizzazione quando l’indossatrice di turno pare uscita da un episodio di The Walking Dead).
Quella responsabilità sta nel non inculcare stereotipi fuorvianti, nel non prendere a picconate le certezze traballanti di ragazze e ragazzine che potrebbero vedere in certe forme uno standard da emulare per fuggire dalle proprie insicurezze.
Il che va ben oltre il binomio bellezza-magrezza, ammiccando a una esilità insalubre che non attiene più all’estetica ma a un rapporto non sano con il cibo e con il proprio corpo. E pazienza se gli stilisti, i fotografi, e i fashion-qualcosa non lo capiscono o fingono di non capirlo. Noi abbiamo il diritto e il dovere di ribellarci quando la macilenza è spacciata per sezione aurea e l’ostentazione delle ossa è fatta passare per bellezza.
 
MATTEO GRANDI
giornalista  e blogger

21 Ottobre 2015
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