REBUS MARINO
10:06 pm, 20 Ottobre 15 calendario

Marino ci ripensa Il Pd in imbarazzo

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Il sindaco dato per uscente non ci sta, e nel presentare alla stampa il suo contrattacco alle accuse sulla presunta irregolarità delle spese effettuate con la carta di credito del Comune, torna a sparigliare le carte con una frase che fa tremare il Partito Democratico: «Quando annunciai le mie dimissioni il 12 ottobre dichiarai che avrei potuto ritirarle se si fossero verificate delle nuove condizioni, se avessi ritrovato di nuovo una maggioranza».
Alla luce di quanto sta emergendo in procura sugli scontrini Marino, assistito dal suo consulente legale Enzo Musco, ieri ha consegnato ai giornalisti la sua linea di difesa. «Lunedì sono entrato in Procura da persona informata sui fatti e così ne sono uscito. Non sono indagato per le spese fatte con la carte di credito del Comune e non ho mai usato soldi pubblici a fini privati, piuttosto il contrario, quando pagai di tasca mia un viaggio a New York per un incontro di lavoro con il sindaco di New York Bill De Blasio. Le indagini sulla carta di credito nascono da due esposti presentati a piazzale Clodio da consiglieri di M5S e di Fdi. Sono esposti fatti da persone ignoranti o in malafede» ha tuonato Marino. «Bastava fare un semplice controllo, ad esempio sulle spese in tintoria per scoprire che erano relative alla pulizia dei costumi degli sbandieratori di Vitorchiano, e del tappeto rosso usati nel corso di un incontro istituzionale».
Enzo Musco ha spiegato che «la vicenda degli scontrini è stata iscritta dai magistrati con il modello 45, ossia notizie non costituenti reato», e che le rendicontazioni sulle spese sono state fatte da persone dello staff di Marino, ricostruendo approssimativamente gli impegni istituzionali anche a distanza di mesi. Un metodo adottato anche dalle precedenti amministrazioni che inevitabilmente avrebbe creato confusione. E nel merito delle cene contestate al sindaco, l’avvocato Musco ha detto: «Sfido chiunque a ricordare con chi ha cenato 15 mesi fa».
Una linea difensiva già nota, quella esposta ieri da Marino, a cui ha fatto seguito la dichiarazione sulle dimissioni pronte per essere ritirate che ha gelato il Pd, mentre Sel ha subito aperto al sindaco per una verifica di maggioranza. Sul fronte del Partito democratico invece, il presidente nazionale Matteo Orfini ha convocato d’urgenza al Nazareno tutti i consiglieri Dem per dettare la linea: guai a seguire Marino sul ritiro delle dimissioni, il suo rapporto con la città è finito.
METRO

20 Ottobre 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo