De Luca assolto tra le polemiche

TORINO Con un lungo applauso i No Tav hanno festeggiato ieri in tribunale l’assoluzione di Erri De Luca. Lo scrittore napoletano a processo per istigazione a delinquere, per aver detto «la Tav va sabotata» nel corso di un’intervista nel settembre del 2013, ieri ribadito il suo pensiero prima e dopo la sentenza: «Confermo la mia convinzione che la linea sedicente ad Alta Velocità va intralciata, impedita e sabotata per legittima difesa del territorio». Il verdetto è arrivato alla fine di un processo che ha scatenato non poche polemiche sulla libertà di espressione.
Polemiche che non sono cessate ieri. Parlano di sentenza di «buon senso» i parlamentari M5S che hanno aggiunto «non vogliamo più assistere allo spettacolo indegno di un processo alle idee». «È stato giustamente smontato un assurdo teorema da anni di piombo», ha commentato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista. Ma De Luca per molti resta un cattivo maestro. «Così come c’è la libertà di opinione dello scrittore Erri De Luca, c’è libertà d’opinione da parte mia di poter dire ad alta voce e con forza che chi incita al sabotaggio è un cattivo maestro», ha detto l’ex ministro Maurizio Lupi. E ancora il senatore Stefano Esposito: «Sono soddisfatto dell’assoluzione, avremo in giro in martire in meno». E intanto ieri sera il movimento ha organizzato una festa per lo scrittore. Mentre da Telt, la società italo francese che sta realizzando l’opera e che aveva denunciato De Luca, arriva un nuovo invito ai No Tav «ad abbandonare la violenza».
REBECCA ANVERSA