TANGENTI
8:54 pm, 14 Ottobre 15 calendario

Pirellone, Mantovani in cella si dimette e si difende

Di: Redazione Metronews
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MILANO Serrare i ranghi; allontanare la possibilità di dimissioni della giunta; derubricare gli arresti a semplice attacco dei pm al buon governo della Lombardia; scaricare su Mario Mantovani eventuali reati, sottolineando che comunque sarebbero stati commessi al di fuori della sua carica da assessore. È la linea difensiva abbracciata dalla Lega.  L’arresto del vice presidente regionale Mantovani e le indagini sull’assessore leghista Garavaglia, per Salvini così, non sarebbero altro che: «Un attacco politico alla Regione meglio governata d’Italia per nascondere le beghe di Renzi, di Marino e del Pd». «Non sento che la mia Giunta sia a rischio. Non risultano tangenti pagate per la sanità in Lombardia», ha fatto eco   ieri Maroni in tv, aggiungendo che «Garavaglia non deve dimettersi». Sempre ieri, le opposizioni hanno presentato una mozione unitaria che chiede le dimissioni della giunta Maroni, che arriverà in aula martedì prossimo e fino a qual giorno hanno annunciato che diserteranno tutte le commissioni del Pirellone, facendo mancare il numero legale. Circa le indagini, ieri Mantovani dal carcere si è dichiarato “estraneo ai fatti contestati”, aggiungendo che nell’interrogatorio fissato per oggi darà le sue spiegazioni al gip. Intanto, si è autosospeso dalle cariche in Regione. Circa l’appalto da 11 milioni per i dializzati, l’ex vice presidente di Forza Italia ha fatto sapere che non si è trattato di gara pilotata, ma di “semplici segnalazioni”. 
ANDREA SPARACIARI

14 Ottobre 2015
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