Il lascito di Marino Fori pedonali al 100%

ROMA Ignazio Marino  vuole chiudere la sua partita al Campidoglio ultimando il primo atto che emanò all’inizio del suo mandato: la pedonalizzazione dei Fori tra piazza Venezia e il Colosseo, ma da realizzare integralmente, vietando la circolazione anche agli autobus e ai taxi.  Liberare l’area archeologica dal traffico privato fu uno dei primi punti annunciati nel programma elettorale prima ancora di vincere le amministrative nel 2013. Il sindaco uscente sta lavorando a una delibera di giunta, in modo da non passare per il voto in aula. Ma i tempi sono stretti.
L’assessore ai Trasporti Stefano Esposito ha salutato il provvedimento con cautela: «Sì alla pedonalizzazione, ma ci vuole un piano per la viabilità intorno ai Fori che non penalizzi taxi e bus», mentre per Alessandro Atzeni (settore taxi Uiltrasporti) si tratta di una follia che penalizzerà la categoria delle auto bianche e dei loro clienti, lasciando il campo ai conduttori di risciò (un fenomeno recente che sfugge a qualsiasi regolamento).
Task force per il Giubileo
Intanto Renzi continua a lavorare sulla squadra che dovrà gestire il Giubileo, che sarà formata prima delle dimissioni di Marino, il 2 novembre, visto che affiancherà il prefetto Franco Gabrielli nel suo compito di coordinatore dell’Anno Santo. La task force che ha in mente il premier, composta da non più di sette persone, interverrà su alcune aree specifiche: trasporti, sociale, immagine internazionale, bilanci. Sarà formata da persone che hanno un forte legame con Roma (non necessariamente tutte) e che non abbiano incarichi parlamentari. Tra i nomi in rosa, oltre a Marco Rettighieri (il manager di Italferr che ha gestito la chiusura dei cantieri di Rho per l’Expo), c’è anche quello dell’ex assessore capitolino alla Legalità Alfonso Sabella. Il Pm prestato all’amministrazione vedrebbe così sfumare il ruolo di commissario per traghettare Roma al voto dopo Marino.
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