La città capitale della sostenibilità

TORINO Mettere in comune tutte le esperienze virtuose nate nei contesti locali di tutto il mondo, dall’economia alle politiche energetiche, passando per la lotta alla povertà alimentare e all’inquinamento. È il tema centrale del terzo Forum mondiale sullo sviluppo economico che si è aperto ieri a Torino.
Quattro giorni di incontri, dibattiti e accordi tra i 70 Paesi partecipanti, per promuovere un’idea di economia che faccia tesoro delle esperienza positive maturate dalle singole popolazioni locali e le condivida con gli altri paesi. Il sindaco Piero Fassino ha accolto ieri i primi 700 delegati (ne sono attesi circa 2.000) che daranno il via ai lavori nel tendone di piazzetta Reale.  Torino per parte sua ha deciso di dare il suo apporto al dibattito proponendo strategie sullo sviluppo alimentare sostenibile, in linea con l’Expo di Milano e con la filosofia che guida da sempre Terra Madre, la realtà piemontese creata da Carlo Petrini: cibo inteso, come ricchezza, patrimonio culturale e scambio tra i popoli, mettendo al centro le colture e i metodi tradizionali, fondamentale garanzia per mantenere la biodiversità anche a tavola.
E oltre agli ospiti d’onore italiani che hanno garantito la loro presenza al Forum, dal presidente del Senato Piero Grasso, al ministri di Ambiente ed Esteri Gian Luca Galletti e Paolo Gentiloni, ci sarà anche il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che venerdì chiuderà i lavori.
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