Neolaureati, le aziende pronte ad assumere di più
ROMA La maggior parte delle aziende italiane conta di inserire neolaureati nel proprio organico, entro l’anno prossimo, anche senza esperienza: il 52% fino a 5 laureati, cui si aggiunge un 21% che conta di reclutarne da 6 a 20 (egli ultimi due anni, il 41% delle aziende ha inserito da 1 a 5 laureati senza esperienza). Tuttavia, quasi due responsabili su tre lamentano uno scarso numero di candidature ricevute, e quasi la metà segnala la mancanza delle caratteristiche adeguate alla posizione richiesta. A questo si aggiunge un 14% secondo cui i processi di selezione sono troppo lenti e fanno perdere candidature interessanti. È quanto emerge dall’indagine “I neolaureati nel mondo del lavoro”, realizzata da AlmaLaurea, che ha lo scopo di esaminare, attraverso le opinioni espresse dai responsabili della selezione del personale di 256 aziende, le strategie di reclutamento e i punti di forza e di debolezza riscontrati nei neolaureati.
Gap di competenze
Pur non avendo la pretesa di rappresentare l’intero panorama del tessuto imprenditoriale nazionale, il rapporto evidenzia un mismatch tra ciò che il mondo delle imprese si aspetta dai neolaureati e il livello di competenze effettivamente espresso. A cosa è dovuto questo mancato incontro tra domanda e offerta di “skill”? – «Tra le cause – spiega Francesco Ferrante, curatore scientifico delle indagini AlmaLaurea – , oltre a percorsi formativi non adeguati, anche un’azione non efficace dei protagonisti del processo di selezione e di reclutamento, come per esempio gli intermediari del mercato del lavoro». Tra i fattori che contano nella selezione, conoscenza delle lingue, ambito di studio, regolarità nel percorso formativo, competenze trasversali, esperienze all’estero. In gioco entrano anche attitudini come la motivazione, la capacità relazionale e la flessibilità. Non sempre, però, la preparazione e le caratteristiche rispondono ai profili desiderati. Le conoscenze linguistiche, per esempio, sono richieste nell’83% dei casi, ma presenti solo nel 58,5% delle candidature.
Chi assumerà e come?
A inserire il maggior numero di neolaureati per il prossimo biennio sono l’area aziendale engineering (nelle aziende del Centro-Sud) e progettazione e l’area commerciale (al Nord), rispettivamente 79% e 48% .Nelle dichiarazioni per lo più (56,5% dei casi) sono inserimenti in stage o tirocinio (in particolare nelle grandi aziende) o con apprendistato (50%); seguono i contratti a tempo determinato per il 39% dei casi.
Il tempo indeterminato, diffuso soprattutto tra le imprese di piccola dimensione, concorre per un 18%.
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