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7:44 pm, 7 Ottobre 15 calendario

Riscrivere la Storia per cancellare la Shoah

Di: Redazione Metronews
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INTERVISTA Un romanzo che nasce da un momento storico preciso. «Esattamente dalla vittoria del 2002 di Jean Marie Le Pen, che per me ha rappresentato uno spartiacque nella storia di Francia. Siamo entrati in un mondo dove, dopo il settembre 2001, tutto è ridiventato possibile, anche i peggiori estremismi, rispetto a un ciclo partito con la seconda guerra mondiale». A parlare è Gregory Samak direttore del canale Euronews e autore de “Il libro del Destino” (Nord, p. 286 euro 16,60) un romanzo fantasy dove il protagonista, avendo scoperto in una biblioteca in cui esiste un libro che contiene i destini di tutti gli uomini cerca di cambiarli cancellando la Shoah.
Samak, il suo è un romanzo profetico?
Non so se è un libro profetico. Oggi c’è qualcosa che sta ritornando di molto pericoloso. Penso a quel che è accaduto coi migranti ai confini con l’Ungheria. La storia si ripete. E io ho scritto questo libro come monito ai miei figli. Per non dimenticare ciò che è già avvenuto.  
Il protagonista che tipo di eroe è?
È un personaggio stanco della propria vita e che, trovato questo libro in cui sono contenuti i destini di tutti gli uomini si fa questa domanda: se Dio esiste perché vuole il male? Molti a partire da questa domanda si sono sentiti investiti di una missione che non gli ha dato nessuno. Uno di questi personaggi storici è Hitler.
Non si può mettere in dubbio la Shoah. Eppure il revisionismo prende piede. Perché?
Credo che sia una forma di difesa rispetto ad avvenimenti scioccanti come l’Olocausto. Il cervello vuole l’oblio. . Negare qualcosa tuttavia è come acquisire il diritto di poterlo rifare. Il mio personaggio vuole cancellare la storia ma è condannato a riviverla.  
Il suo libro non è stato tradotto in Germania e in Austria
Gli editori tedeschi mi hanno inviato lettere molto violente in cui dicevano che non era pubblicabile, che la Germania non era più un paese antisemita. Il punto è che i tedeschi sono ossessionati da questa memoria e non si sono ancora pacificati con il passato.
ANTONELLA FIORI
@aflowerinlife

7 Ottobre 2015
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