Migranti
8:44 pm, 7 Ottobre 15 calendario

Merkel su migranti solidarietà europea

Di: Redazione Metronews
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STRASBURGO «Il regolamento di Dublino nella sua forma attuale è obsoleto, le procedure previste non sono sostenibili e non consente di affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Abbiamo bisogno di un nuovo approccio basato sulla solidarietà». Così la cancelliera tedesca Angela Merkel parlando al Parlamento europeo in sessione plenaria a Strasburgo nel discorso congiunto con il presidente francese, Francois Hollande. «Solo insieme – ha aggiunto la Merkel – riusciremo, con gli hotspot, a difendere le frontiere. Solo insieme riusciremo a concludere accordi per il rimpatrio».
Sostenere Italia e Grecia
«Dobbiamo rafforzare gli accordi di Schengen – ha detto invece il presidente francese Hollande – mettere la libertà di movimento in discussione e il ritorno delle frontiere interne sarebbe un tragico errore». Il piano per l’emergenza migratoria messo a punto dall’Unione europea, ha sottolineato Hollande, «serve a sostenere l’Italia e la Grecia, che non possono essere lasciate sole».
Un’accelerazione
Giovedì i ministri degli Interni dei 28 varano a Lussemburgo un’accelerazione della politica europea dei rimpatri dei migranti che non hanno diritto alla protezione internazionale, mentre sarà rinviata l’adozione di una lista dei “Paesi di origine sicuri” perchè non c’è accordo sull’inserimento della Turchia. Sono previsti oltre 800 milioni di fondi Ue «da destinare al rimpatrio nei programmi nazionali per il periodo 2014-2020». I portavoce della Commissione hanno invece smentito le cifre circolate sui migranti che saranno rimpatriati a breve, diffuse dalla stampa inglese, «frutto di calcoli sui dati Eurostat sulle richieste di asilo respinte».
Pronto rimpatrio per 400 mila
L’Unione europea si prepara a rimpatriare nelle prossime settimane oltre 400 mila migranti che non hanno ottenuto lo status di rifugiati. È quanto rivela il quotidiano britannico The Times, secondo il quale il piano passerebbe anche dalla minaccia di ritirare gli aiuti e sopprimere gli accordi commerciali e quelli sui visti ai Paesi di partenza, fra cui Niger, Mali, Somalia, Etiopia ed Eritrea, se non accetteranno il rimpatrio dei loro cittadini. Il piano prevede che gli Stati Ue possano ricorrere alla detenzione preventiva di migliaia di migranti economici per prevenirne la fuga in attesa dell’attuazione del decreto di rimpatrio. Secondo il piano, i Paesi europei che non rispetteranno le indicazioni sui rimpatri potranno subire l’avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea.
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7 Ottobre 2015
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