SPESE DEL SINDACO
10:33 pm, 7 Ottobre 15 calendario

Marino rilancia: Carta di credito? Ci rinuncio

Di: Redazione Metronews
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ROMA Dopo giorni di silenzio sulle presunte spese pazze fatte con la carta di credito del Comune in uso al sindaco, Ignazio Marino ha preso la parola al termine di una giornata in cui avevano tenuto banco gli sviluppi dell’inchiesta sulle sue cene e le voci sempre più insistenti delle sue dimissioni. Lo ha fatto affidandosi a un comunicato polemico: «Di che cosa si preoccupano i romani? Dei rifiuti, dei trasporti o degli scontrini delle mie cene di lavoro? Ciascuno si dia la sua risposta. Di questo mi sono occupato anche oggi. Non è mia abitudine eludere i problemi, sono stufo delle polemiche. In due anni ho speso meno di 20.000 euro per rappresentanza, nell’interesse della città. È di questo che mi si accusa? Bene, ho deciso di regalarli tutti di tasca mia a Roma e di non avere più una carta di credito del Comune a mio nome. Ho già dato mandato alla Ragioneria di calcolare al centesimo le spese e domattina (oggi ndr) staccherò l’assegno per l’intera cifra, compresi quei 3.540 euro investiti nella cena col mecenate Usmanov che ha portato al Campidoglio due milioni di euro per restaurare, tra l’altro, la fontana del Quirinale. Dato che alcuni hanno investito la Procura di questa vicenda, saranno i magistrati a ristabilire la verità. Faccio questo per i romani, non per chi mi attacca».
Il nodo del Giubileo
«Ora voglio che Roma guardi all’anno giubilare che si chiuderà a fine novembre del 2016» proegue il sindaco, conlcudendo: «Una sfida che Roma, con lo sforzo dei cittadini e con l’aiuto del governo, saprà vincere. Da due anni c’è il tentativo di sovvertire la scelta democratica dei cittadini, saranno loro a giudicare».
Opposizioni all’attacco
Il gesto di Marino, a inchiesta ormai avviata, è arrivato dopo che per tutto il giorno le opposizioni ne avevano chiesto le dimissioni. In particolare il M5S, dato per favorito in caso di elezioni. Tanto che ieri dai microfoni di Radio Due la parlamentare pentastellata Roberta Lombardi si era offerta come candidata per la poltrona di sindaco.
I ristoratori dai Pm
Non ci sono solo gli scontrini delle presunte cene personali del sindaco nel mirino della procura che indaga su come sono stati spesi i soldi del Comune. Il pm Roberto Felici si farà consegnare dal Campidoglio anche la documentazione relativa all’aumento del plafond della carta di credito in uso a Marino, passata da 10 mila a 50 mila euro. Inoltre la Procura, dopo le smentite della comunità di Sant’Egidio su una cena offerta a suoi rappresentanti, così come di altre cene con altri ospiti, ascolterà gli stessi ristoratori dei locali.
METRO
(Foto Omniroma)
 

7 Ottobre 2015
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