Vola il fatturato degli home restaurant
LAVORO. L’universo degli home restaurant, solo nel 2014, ha fatturato 7,2 milioni di euro in Italia. Con ben 7mila cuochi social attivi in Italia nel 2014 e un trend previsto di ulteriore crescita per il 2015, lo scorso anno sono stati organizzati ben 37 mila eventi social eating andati a buon fine, con una partecipazione di circa 300 mila persone. E un incasso medio stimato, per singola serata, pari a 194 euro. Questi alcuni dei numeri che emergono dal report realizzato da Cst – Centro studi turistici per Fiepet Confesercenti – sul fenomeno dell’Home restaurant e social eating. E il web è l’ecosistema degli home restaurant: dai social ai siti del proprietario dell’abitazione, alle piattaforme dedicate al social eating, canali privilegiati per la promo-commercializzazione degli eventi. Tra le più diffuse a copertura nazionale: Gnammo.com, Le Cesarine, Peoplecooks.com, Eatwith.com, Vizeat.com e Kitchenparty.org.
Secondo il presidente di Fiepet Confesercenti, Esmeralda Giampaoli, «il fenomeno ha perso il suo carattere amatoriale assumendo sempre più un approccio imprenditoriale». Ma attenzione: «Senza regole adeguate si corre il rischio di spianare la strada a una ristorazione parallela composta da un esercito di imprese irregolari che esercitano al di fuori di ogni norma e controllo». Le stime confermano il primato della Lombardia, con una quota di circa 1,9 milioni di euro di fatturato, seguita da Lazio e Piemonte. Al Sud, è sempre la Puglia a conseguire i risultati migliori.
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA