Nobel
5:36 pm, 5 Ottobre 15 calendario

Nobel per la Medicina alle cure per malaria e parassiti

Di: Redazione Metronews
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SVEZIA  Il Nobel per la Medicina 2015 è stato assegnato a tre scienziati. L’irlandese William C. Campbell e il giapponese Satoshi Omura sono stati scelti per le loro scoperte riguardanti una nuova terapia contro le infezioni causate da parassiti; la cinese Youyou Tu per le sue ricerche per una terapia anti-malaria. Secondo il Comitato, ai tre scienziati va il merito di aver «rivoluzionato il trattamento di malattie parassitarie», come la cecità fluviale, la filariasi linfatica e la malaria.
 
Queste due scoperte – rileva il comitato dei Nobel – hanno fornito all’umanità nuove armi per combattere malattie debilitanti che colpiscono centinaia di milioni di persone ogni anno. Le conseguenze in termini di miglioramento della salute umana e di riduzione della sofferenza sono incommensurabili.
 Le terapie sviluppate da Campbell e Omura hanno rivoluzionato il trattamento di alcune di queste patologie: hanno scoperto un nuovo farmaco, l’ivermectina, i cui derivati  sono efficaci contro un crescente numero di patologie parassitarie.  Omura, microbiologo giapponese esperto nell’isolamento di prodotti naturali, si è focalizzato su un gruppo di batteri, gli streptomyces, per usarli contro microrganismi dannosi. William C. Campbell, che lavora in Usa, partì dalle colture di Omura isolando l’agente bioattivo avermectina, che fu trasformato nella più efficace ivermectina. Omura, 80 anni, ha ricordato un aneddoto: teatro della sua scoperta è stato «un campo da golf sul mare, fra erba, sabbia e legno», dove il ricercatore ha trovato il microrganismo che è alla base del farmaco da Nobel. 
Le ricerche di Youyou Tu hanno portato all’artemisinina, medicinale che ha significativamente ridotto il tasso di mortalità dei pazienti colpiti da malaria. Alla fine degli anni ‘60 Youyou Tu iniziò le sue ricerche sulla medicina tradizionale cinese, e col tempo scoprì l’artemisinina, che uccide rapidamente i parassiti in uno stadio precoce, cosa che spiega la sua potenza.
Il nuovo farmaco contro la malaria è nato da erbe cinesi studiate e utilizzate da oltre 1.500 anni per curare “le febbri”. La 85enne cinese Youyou Tu, dell’Accademia cinese della Medicina tradizionale, è chimica, immunologa, ma anche esperta di medicina tradizionale e di erbologia. Nel 1969 Tu visitò in tutto il Paese gli anziani esperti e si focalizzò su 380 estratti di erbe usati tradizionalmente contro la malaria. Una di queste erbe, l’Artemisia Annua, ottenne risultati verificabili sui topi: effettivamente contrastava la malaria, come sostenevano testi vecchi di 1.600 anni. Ci vollero anni di tentativi: gli antichi testi prescrivevano di bollire l’erba, cosa che si rivelò nociva. Nel 1972 Tu e i suoi colleghi eliminando le tossine dell’erba ottennero la sostanza pura, Artemisinina. 
Le malattie combattute
Gli studi dei neo Nobel hanno fatto progredire le cure per malattie come la cecità fluviale, la filariasi linfatica e la malaria. 
La cecità fluviale e la filariasi linfatica sono entrambe causate da vermi parassiti. La prima porta a perdita della vista per un’infiammazione cronica della cornea.
La filariasi linfatica (che colpisce oltre 100 milioni di persone) porta a gonfiore cronico, sintomi clinici a lungo termine,  disabilità come l’elefantiasi (linfedema) e idrocele scrotale.
La malaria è la più importante parassitosi e la seconda malattia infettiva al mondo per morbilità e mortalità dopo la tubercolosi.
La malaria viene provocata da un parassita trasmesso dalle zanzare, che provoca febbre e in casi gravi anche danni cerebrali e morte.
Si registrano 500 milioni di nuovi casi clinici l’anno (il 90% in Africa tropicale) e tra mezzo milione e un milione  di morti all’anno. Sono a rischio 3,4 miliardi di persone nelle zone più povere del mondo.
METRO

5 Ottobre 2015
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