Al cda Air France manager assaliti

FRANCIA Il cda di Air France è stato interrotto dalle proteste di un migliaio di lavoratori infuriati contro il piano industriale che prevede il taglio di 2.900 posti. Momenti di forte tensione nel quartier generale a Roissy, fuori Parigi, quando i lavoratori hanno fatto irruzione nella sala dove si svolgeva il board. Il capo delle risorse umane, Broseta, per evitare il linciaggio ha scavalcato una recinzione rimanendo a torso nudo. In fuga anche il ceo Gagey e il direttore di Air France a Orly, Plissonnier. Sette persone sono rimaste ferite, fra cui due agenti.
Un piano “irricevibile”
La riunione è stata sospesa e il management, condannando la violenza fisica «messa in atto da pochi individui», ha annunciato una denuncia alla polizia. I manifestanti hanno fatto irruzione nel cda alla notizia della conferma da parte della direzione di Air France del piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 2.900 posti. Una decisione giudicata «irricevibile» da tutte le sigle sindacali. Il taglio era stato preannunciato venerdì scorso dall’azienda dopo la rottura dei negoziati sull’aumento di produttività (100 ore in più l’anno per i piloti con lo stesso stipendio). L’azienda ipotizza ora una cospicua riduzione di voli e ordini. Air France, di cui lo Stato francese possiede azioni per il 17,6%, ha già tagliato 5.500 posti tra il 2012 e il 2014. Ora punta a ridurre i costi di 1,8 miliardi in due anni.
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