Una buona scuola per i filmmakers?
SCUOLA. Fra le “materie” (im)poste come priorità dalla riforma Renzi della scuola, ampio rilievo hanno le “competenze […] nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni”, e ancora l’“alfabetizzazione […] alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini”. C’è qui il segno del premier Renzi: il cui successo è stato costruito anche su sapienti scenografie (la Leopolda), slide e videoclip (come per la “Buona Scuola”, con lavagna vecchio stile). Tutto ciò appare paradossale: i giovani sono già ben immersi, anche come produttori autodidatti, nei media delle immagini. La scuola deve offrire ciò che manca loro: capacità di articolare il pensiero (dolente nota!), profondità, metodo, “una testa ben fatta”. Le clip lasciamole ai registi e ai venditori.
GIANFRANCO MOSCONI
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