Foster drogato per interpretare Armstrong
CINEMA L’irresistibile pesantezza del doping. Che, se si prova, non si riesce più ad evitare. Parola di Ben Foster che, per entrare nei panni del ciclista superdopato Lance Armstrong, sette volte vincitore nel massacrante Tour de France e poi reo confesso, ha pensato di provarlo sulla sua pelle. Oggi, che “The Program” by Stephen Frears, film su croci e delizie della vita di Armstrong, arriva sui nostri schermi (sarà in sala dall’8), ce lo racconta così: «Ho provato a parlare con Armstrong, anche se il regista diceva che essendo un tremendo bugiardo sarebbe stato inutile. In ogni caso lui non ha voluto incontrarmi. Così io, che non ero mai salito in bicicletta ed avevo solo sei settimane per prepararmi, ho pensato che per capire il personaggio avrei dovuto sottopormi sotto stretto controllo medico a un programma di doping». Detto fatto. Risultati? «Il doping è una bomba, funziona subito sul corpo, migliorando le prestazioni significativamente. E così ho capito perché lo si fa e perché poi è difficilissimo smettere». SILVIA DI PAOLA
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