Salvati in extremis gli 84 Intercity

Roma. Gli 84 treni Intercity non saranno tagliati. I pendolari sono stati salvati in extremis. Il ministero dei Trasporti ha informato Trenitalia con una lettera di aver predisposto un “nuovo affidamento” di due anni, 2016 e 2017, per i treni che rischiavano di saltare dal primo gennaio per la scadenza del relativo contratto di servizio e anche della proroga. 
A dirlo è stato lo stesso amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, in un’audizione in Commissione Trasporti alla Camera rispondendo ad una precisa domanda del deputato Michele Dell’Orco (M5S). Secondo la lettera, «fatte salve le valutazioni del ministero dell’Economia» il contratto ponte avrà gli stessi «patti e condizioni». Insomma, uguale a quello scaduto. È una specie di soluzione tampone che tra l’altro – come ha precisato Soprano – mette a rischio l’Italia di un’infrazione europea. «Infatti sarebbe un affidamento diretto e per un contratto simile nel settore merci l’Italia ha subito una infrazione europea da 1,5 miliardi, che poi diventa sanzione per Trenitalia. Capite bene quanta voglia ha un’azienda come la nostra di procedere su questa strada?». 
Manca il tavolo
La bacchettata è al processo di razionalizzazione del servizio mai partito, nonostante che – come Metro ha raccontato – le Regioni avessero scritto a Delrio. «Quel processo va ripreso – ha detto l’ad Soprano – bisogna capire se tutti e 84 gli Intercity sono necessari e da considerare servizio univesale. Ma se non si avvia il confronto con le Regioni non potremo saperlo».
STEFANIA DIVERTITO