Ponte sullo Stretto
10:38 pm, 29 Settembre 15 calendario

Il Ponte sullo Stretto ritorna a sorpresa

Di: Redazione Metronews
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Roma. Ponte sullo Stretto, ci risiamo. La precisazione del ministro dei Trasporti Delrio non ha calmato gli animi surriscaldati, fin dalla mattina, dai voti alla Camera sulle mozioni sulla Salerno Reggio Calabria. Il tema è l’infrastruttura al Sud e alla domanda specifica inserita nelle mozioni di Sel e M5S: “Siete disposti a mettere da parte il Ponte sullo Stretto?” il Pd ha votato no; e il sottosegretario alle Infrastrutture De Caro si è detto disponibile a prendere in considerazione  l’analisi costi benefici dell’opera. All’esultanza degli alfaniani è seguita la ridda di comunicati di Sel, M5S e una parte sostanziosa del Pd. Tanto che è stata necessaria la precisazione di Delrio: «Il sottosegretario Del Basso De Caro ha accolto l’invito fattodi valutare l’opportunià di valutare i costi e benefici di quel progetto. Ma in questo momento ci sono altre questioni più urgenti».
Ponte ferroviario
Notizia nella notizia: il sottosegretario, nel rispondere in Aula, si è riferito al Ponte come a un progetto di “infrastruttura ferroviaria”. Secondo fonti parlamentari, sarebbe stata la deputata Barbara Saltamartini (Ncd) a suggerire al sottosegretario la “svolta light”. Così alla fine la mozione alfaniana passa, e la “valutazione analitica del progetto del Ponte” ora – volente o nolente – è sul tavolo di Delrio. 
L’Intervista
«Quella del Ponte sullo Stretto è la scelta più oculata e razionale. Se l’obiettivo è spendere soldi pubblici per fare un favore alle banche». Il giudizio è di Marco Ponti, professore di economia applicata al Politecnico di Milano. 
Professore, in questa nuova fase del dibattito il ponte viene definito “infrastruttura ferroviaria”, è una versione più light quindi…
Ma i siciliani prendono il treno per andare a Roma? O per andare in un altro posto che non sia la Calabria? Che necessità c’è?
Ce lo dica lei.
Nessuna. Con un volo low cost si va ovunque. 
Forse il trasporto merci…
Ma per giustificare quest’opera servirebbe che la Sicilia esporti uno sproposito di merci in Calabria! Per le grandi distanze la nave non ha eguali. La verità è che questi progetti servono solo a muovere soldi…
Che potrebbero essere mossi lo stesso con la messa in sicurezza del Paese, la più grande opera pubblica immaginabile.
Esatto. Peccato che non abbia la stessa ricaduta mediatica.
Eppure a noi cittadini la vita cambia, e molto, se non ci fossero più – banalmente – le buche per strada.
Sì, ma cosa posso dire di un amministratore che fa funzionare un trasporto regionale? O che sistema le strade? Non ha risalto mediatico, nessuno se ne accorge.
Il tutto allora per un titolo su in giornale?
No, il tutto per  la solita lobby delle banche e dei cementificatori. 
La gestione Delrio è diversa da quella Lupi?
I super dirigenti superstite dalla gestione Incalza sono ancora sulle loro poltrone. Finchè sarà così, nessuna rivoluzione è possibile.
STEFANIA DIVERTITO

29 Settembre 2015
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