Comune: 4 in manette per tangenti e appalti truccati

MILANO Truffa, corruzione turbativa d’asta, falso e associazione a delinquere ai danni del Comune di Milano. Sono le accuse che ieri hanno portato in carcere due dipendenti comunali, un imprenditore e l’ex direttore del Settore tecnico scuole e strutture sociali del Comune. Ma in totale gli indagati sarebbero 12 (tra i quali 4 responsabili di gare pubbliche che sarebbero stati corrotti con altrettanti iPad). Per i magistrati, i quattro arrestati  sarebbero stati i “soci occulti” dell’azienda “Professione Edilizia srl” che, grazie a tangenti e conoscenze, riusciva ad aggiudicarsi illecitamente gli appalti dell’edilizia scolastica e nelle case popolari. In manette è finito il titolare, M.V. e l’ex dirigente di Palazzo Marino e ora procacciatore d’affari L.G., oltre a due dipendenti dell’Ufficio Settore Manutenzione del Comune. I reati sarebbero stati commessi tra il 2005 e l’ottobre 2012 (durante le amministrazioni Moratti e Pisapia), sebbene il Comune, con un comunicato, abbia ricordato come  L.G. fosse stato allontanato già a giugno 2011. L’ex dirigente è anche accusato di aver incassato mazzette per sbloccare alcuni crediti che un altro imprenditore vantava nei confronti della Romeo, società che lavorava per conto di Aler.
Le prostitute
Per i due dipendenti del Comune  è scattata anche l’accusa di truffa perché si sarebbero assentati durante gli orari di lavoro. Uno di loro sfruttava questi “tempi morti” per frequentare prostitute. Intercettate migliaia di chiamate a servizi hot.  METRO