Intercity tagliati
11:02 pm, 24 Settembre 15 calendario

Una soluzione ponte per salvare gli Intercity

Di: Redazione Metronews
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Roma. Si sta tentando il tutto per tutto al ministero dei Trasporti per cercare di evitare il collasso del sistema ferroviario dei pendolari. Serve un escamotage, un contratto ponte, una soluzione creativa, per salvare 84 treni Intercity e mettere un dito in una falla tutta italiana, frutto di burocrazia e di avvicendamenti politici. 
Dal ministero assicurano che i tagli, alla fine,  non ci saranno. Ma il rischio per 60 mila pendolari è davvero elevato.
Contratto in scadenza
Come ha denunciato Assoutenti con una lettera inviata ai parlamentari, il 31 dicembre 2014 è scaduto il contratto di servizio che lega Trenitalia allo Stato per il pagamento dei servizi ferroviari universali, cioè che non si ripagano con il biglietto ma hanno bisogno del fondo Tpl – soldi pubblici quindi -per potersi reggere. Il contratto prevede una sola proroga di un anno che, nonostante non sia nemmeno stata formalizzata, è stata considerata in vigore per il 2015. Tanto che – ad esempio – Ferrovie non ha neanche riscosso i 200 milioni del contratto di quest’anno perchè la proroga – di fatto – non esiste. 
Un argomento spinoso
A questa mancanza si aggiunge il fatto che l’anno scorso l’Autorità per il trasporto ha definito i criteri per i quali un servizio può essere considerato universale, e quindi attingere ai fondi statali. Regioni e governo avrebbero dovuto aprire un tavolo e procedere alla scrematura. «Ad esempio – ci dicono dal ministero – il treno Intercity Roma-Firenze che viaggia quasi vuoto ferma in città come Arezzo che potrebbero essere servite con meno risorse pubbliche da treni regionali». Peccato però che questo tavolo non sia mai partito, che lo screening dei servizi indispensabili sia stato rinviato di mese in mese (secondo i maligni un ruolo lo hanno avuto anche le elezioni regionali, che avrebbero reso il tema ancora più ostico) e che il nuovo contratto di servizio che dovrebbe partire in deroga o con una soluzione ponte, dovrà confermare tutti i treni in bilico. Senza possibilità di scegliere in base ai dati di frequenza, affollamento ed effettivo utilizzo del servizio. Nonostante Trenitalia abbia i dati pronti, e a disposizione delle Regioni. 
La situazione delle Regioni
Da qualche settimana la polemica tra la Puglia e il governo centrale infuria. Il Salento chiede a gran voce di essere dotato di un Frecciarossa, vista la mole di turisti e i viaggi frequenti. Ma è una tratta che, nell’arco dell’anno, non è remunerativa. Per questo hanno incassato il niet. E non basta perchè, stando così le cose, il tacco della Puglia rischia di perdere i collegamenti con Roma. Con Calabria e Sicilia sarebbero le Regioni più bistrattate anche perchè già tagliate fuori dal servizio dell’Alta Velocità. 
Sul piede di guerra anche i pendolari di Liguria e Piemonte che potrebbero raggiungere Milano solo con treni regionali, gli unici che potrebbero fermare nelle stazioni intermedie.Torino ad esempio, potrebbe rimanere con un’unica corsa non Av che raggiunge Roma e che quindi farebbe fermate intermedie. Tra l’altro 4 corse erano state già tagliate tra Torino e Genova.
STEFANIA DIVERTITO

24 Settembre 2015
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