Papa Francesco
9:45 pm, 23 Settembre 15 calendario

Santo il missionario che fondò la California. Ma scattano le polemiche

Di: Redazione Metronews
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USA Papa Francesco ha partecipato alla canonizzazione del missionario Junipero Serra, ma alcuni nativi americani hanno espresso critiche, ritenendo che questo frate  francescano spagnolo del 18° secolo, che ha convertito migliaia di indigeni in California, è stato piuttosto un colonizzatore e non merita di diventare un santo. Serra è il primo santo ispanico dichiarato dalla Chiesa cattolica negli Usa. 
«Junipero rappresenta sia il lato forte che quello debole dell’evangelizzazione spagnola. Voleva il meglio per la popolazione indigena, che per lui csignificava trovare Cristo», spiega Kenneth Davis, un teologo francescano. Serra fondò 9 missioni in California, al seguito delle truppe spagnole che dal Messico si espandevano al Nord. «Ha dovuto far fronte al governatore e ai soldati. Voleva proteggere il popolo indigeno dal peggio della conquista. Ha fatto del suo meglio con gli strumenti che aveva a disposizione», spiega Davis. Ma il rapporto tra la Chiesa, la colonizzazione spagnola e l’abuso e l’estinzione della popolazione autoctona, oggi è duramente criticato. «Alcuni gruppi di nativi indigeni sono offesi, ma il Papa non è qui a dichiarare santo il periodo coloniale. Junipero Serra era un uomo che, nonostante i limiti del suo tempo, ha fatto molte cose per diffondere il Vangelo», spiega Hosffman Ospino, assistente professore di educazione religiosa al Boston College.
Il processo per la canonizzazione di Serra è iniziato nel 1950. Nel 1988, papa Giovanni Paolo II lo ha dichiarato beato.  Le sue battaglie contro il governo spagnolo sono paragonate a quelle di Bartolomeo de las Casas, Antonio de Montesinos e dei missionari gesuiti in Paraguay. «Si potrebbe considerare oggi che il suo atteggiamento sia stato paternalistico, ma, all’epoca, è stato logico per i sacerdoti che volevano proteggere i loro fedeli», spiega Davis. Nel frattempo, Davis crede che celebrare la vita di frate Junipero nella capitale federale riconoscendo il suo servizio a favore dei diritti umani, dovrebbe far riflettere sulla possibilità di una convivenza multiculturale e pacifica negli Stati Uniti. Ed è anche un modo per ricordare che il Paese ha radici indigene e ispaniche. Oggi come allora, il dibattito sulla necessità di coesistenza di diverse lingue e culture resta vivo.
IVIS M. PEREZ NEGRON
METRO  WORLD NEWS

23 Settembre 2015
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