Francesco e Obama insieme per clima e migranti

USA Grande sintonia e affabilità fra Papa Francesco e Barack Obama. Il Papa non ha deluso il presidente ribadendo con forza molti temi assai cari a Obama, a partire dall’urgenza della lotta ai cambiamenti climatici (ha definito «promettente» l’iniziativa del presidente «per la riduzione dell’inquinamento dell’aria») e dalla questione delle migrazioni. «Quale figlio di una famiglia di emigranti, sono lieto di essere ospite in questa Nazione, che in gran parte fu edificata da famiglie simili», sono le parole con Francesco si è presentato agli americani, concludendo poi con un apprezzato «God bless America». Grandi folle e grande entusiasmo stanno accogliendo il pontefice che ha iniziato la sua visita dalla Casa Bianca e poi ha proseguito con un’agenda fitta di impegni, tra cui l’incontro con i vescovi americani e la canonizzazione del primo santo ispanico statunitense, il “fondatore della California” Junipero Serra.  
Se nel discorso alla Casa Bianca Francesco ha esaltato il valore della libertà religiosa che «rimane come una delle conquiste più preziose dell’America», nel discorso ai vescovi è stato molto esplicito: ci sono, ha detto, «aspetti irrinunciabili«, come lo è la difesa della famiglia, e gravi «questioni che non è lecito evadere o mettere a tacere: le vittime innocenti dell’aborto, i bambini che muoiono di fame o sotto le bombe, gli immigrati che annegano alla ricerca di un domani, gli anziani o i malati dei quali si vorrebbe far a meno, le vittime del terrorismo, delle guerre, della violenza e del narcotraffico, l’ambiente devastato dalla predazione dell’uomo».
O.BA.