Roma, un piano triennale per la trasparenza contro la corruzione

ROMA «Rendere pubbliche le situazioni patrimoniali dei dirigenti capitolini». È la proposta lanciata ieri dall’assessore alla legalità Alfonso Sabella a margine della “Giornata della Trasparenza”, l’incontro pubblico in Campidoglio per presentare ai cittadini e alle associazioni il programma Triennale per la Trasparenza e le linee guida del piano triennale anti-corruzione, il documento approvato dalla giunta capitolina lo scorso maggio con l’obiettivo di «ricostruire la corretta e imprescindibile mentalità – come ha detto il sindaco Ignazio Marino – richiesta a chi lavora nella pubblica amministrazione». Il piano introduce norme e misure più stringenti rispetto al passato, tra cui il catalogo dei processi, le nuove direttive in materia di appalti (anche per le ex municipalizzate), la rotazione del personale e la piattaforma per dar modo ai dipendenti capitolini di segnalare gli illeciti in forma anonima. Ma, come conferma l’assessore Sabella, è in continua evoluzione. «Abbiamo ancora diverse idee su come migliorarlo. I dirigenti adesso hanno dei compiti che in certi casi sono molto superiori a quelli dei politici. Non capisco perché i politici debbano avere la massima trasparenza e i dirigenti no».
MARCO CARTA