Il folk di Sufjan Stevens Unica data in Italia
MILANO È uno dei cantautori più amati della scena contemporanea, un menestrello folk di culto, alieno ai compromessi “mainstream” e fedele alla propria ispirazione e appartenenza indipendente. Anche per questo Sufjan Stevens è un artista coccolato dalla critica e da un pubblico di fan agguerriti, che attendono con impazienza la sua unica data italiana, lunedì al teatro della Luna (ore 20.30, da euro 22; in apertura Basia Bulat).
Per l’occasione Sufjan presenterà “Carrie & Lowell”, nuovo album che prende il titolo dal nome della madre e del patrigno dell’autore. Un disco che segna un ritorno alle origini, fatto di sonorità essenziali e atmosfere elegiache, undici canzoni che parlano di vita e morte, amore e perdita, e della lotta dell’artista per dare un senso alla bellezza e alla bruttezza dell’amore.
Steve Hackett all’Estathe Market Sound
Tutt’altro genere la proposta dell’Estathé Market Sound, dove sarà di scena (ore 21, da euro 35) un vecchio e glorioso eroe del progressive anni Settanta. Parliamo di Steve Hackett, storico chitarrista dei Genesis, dallo stile elegante e versatile, capace di assorbire influenze diverse, dal rock alla classica. Nel suo nuovo tour Hackett continua la rivisitazione della sua carriera con uno spettacolo di circa tre ore che ripercorre il meglio del repertorio dei “suoi” Genesis, ripropone il primo album solista, “Voyage of the Acolyte”, a 40 anni dalla pubblicazione, e le novità di “Wolflight”, uscito pochi mesi fa.
DIEGO PERUGINI
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