Intervista a Rosy Bindi
6:30 pm, 15 Settembre 15 calendario

Rosy Bindi: A Napoli servono interventi speciali

Di: Redazione Metronews
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ROMA. Sono state una bomba, le parole del presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi  durante la missione nel casertano. «La camorra è un dato costitutivo di questa città, regione», ha detto lunedì. Tempo 24 ore le reazioni sono arrivate massicce. È quel “costitutivo” ad aver fatto venire i mal di pancia. E la seconda frase: «L’ordinamento deve prendere atto che i baby capo clan sono una realtà».
Dal sindaco De Magistris a don Patriciello, dalla società civile ai deputati di tutte le altre forze politiche. Con  qualche dichiarazione anche dei suoi colleghi di partito.
Ieri il presidente della Commissione Antimafia ha messo qualche puntino sulla i.
«Il primo passo per sconfiggere la camorra è non negare che esista».
Sì, presidente. Ma da qui a dire che è nel dna della città…
Io ho detto che è un dato costitutivo. Non confondiamo la biologia con la sociologia. Il sindaco De Magistris ha ragione: tra gli elementi costitutivi di Napoli c’è anche la storia, la cultura e l’arte. Ma anche la camorra. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso ma non chiedo scusa. Io non mi offendo se dico che uno dei dati costitutivi di questo Paese sono le mafie. Purtroppo non si può parlare della storia di Napoli senza la camorra così come non si può parlare della storia d’Italia senza la mafia.
In molti stanno chiedendo leggi speciali e forze speciali per spezzare questa recrudescenza della violenza…
Noi non vogliamo l’esercito né le leggi speciali ma serve una grande attenzione del governo centrale sulla città di Napoli e sulla Campania.
Forse dare più risorse alle città anche per affrontare le necessarie politiche sociali…
Il patto di stabilità e i tagli lineari non possono essere applicati in maniera lineare in questo Paese soprattutto in situazioni come questa. Da parte nostra ci sarà un pressing in questo senso: nel quartiere Sanità non possono chiudere le scuole anche se i parametri del ministero dell’Istruzione dicono quello.
A proposito di scuole. Ha parlato anche dei minori come dei capoclan…
È innegabile che i minori sono diventati organizzatori e addirittura capi della malavita. Ma non servono leggi speciali, servono interventi speciali, soprattutto in campo sociale.
STEFANIA DIVERTITO
giornalista

15 Settembre 2015
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