Postexpo
7:15 pm, 15 Settembre 15 calendario

Post Expo, Balducci attacca il piano Maroni

Di: Redazione Metronews
condividi

MILANO Per giorni ha polemizzato con  Maroni sul futuro delle aree Expo. Ieri, l’assessore all’Urbanistica Alessandro Balducci è tornato sulla questione, convinto che il progetto di Università Statale, Assolombarda e Associazioni, sia quello sul quale si debba puntare. «In questo momento c’è bisogno di uno studio di fattibilità serio, che affronti le questioni dei flussi finanziari, dei padiglioni che possono restare o no, e così via», ha detto l’assessore. «Siamo d’accordo con Maroni sul fatto di far finire il lavoro dell’advisor.  Ma questo non toglie la necessità di entrare in una fase di operatività vera». Per Balducci il piano Fast post Expo del Pirellone è «molto pericoloso: se portasse a rinviare la decisione sul dopo Expo, l’Università non potrebbe più considerare l’operazione fattibile».
Assessore, quindi sposa il progetto della cittedella dell’innovazione?
Mi sembra che siamo davanti a un progetto legato alle tematiche Expo, che unisce Università, Assolombarda e  associazioni. Ora da accordo di sostanza si deve passare a progetto di fattibilità vero e proprio.
Tutte le parti appaiono a favore, ma l’accordo non si sblocca. Inoltre solo ora l’advisor sta iniziando a lavorare, come se fosse possibile un piano alternativo… E il postexpo ha tempi strettissimi!
L’intervento dell’advisor che affiancasse Arexpo era previsto dall’inizio. Poi è giunta la proposta del ministro Martina che ha introdotto di fatto il Governo nella partita (Governo che non rientra nella società Arexpo, proprietaria delle aree, partecipata da Comune e Regione, ndr). Credo che sarà utile vedere ciò che dirà l’advisor, ma è lampante che serva subito uno studio di fattibilità.
I prossimi passaggi?
Si devono risolvere tre questioni: 1) trovare un accordo sul progetto definitivo; 2) riformulare la governance di Arexpo; 3) avviare lo studio di fattibilità.
In gioco ci sono interessi forti: Regione e Comune rinunceranno al controllo sulle aree in favore del governo?
Credo che la storia di Sala insegni che si può superare ogni divergenza. 
Ha un’idea dei tempi?
Sono abbastanza sicuro che il tutto si chiuderà entro ottobre, alla fine di Expo.
ANDREA SPARACIARI

15 Settembre 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo