Venezia mi ha dato due premi e l’amore

VENEZIA Valeria e il caso. Valeria che vola di nuovo dal balcone più alto a distanza di 30 anni. E ogni volta ci commuove e ottiene, cosa mai accaduta a nessuna attrice due volte, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Successe nell’86 quando Valeria Golino era una giovanissima sconosciuta con “Storia d’amore” di Citto Maselli e succede oggi  con “Per Amor Vostro” di Giuseppe Gaudino. 
Quasi 30 anni in mezzo. Quanto si sente cambiata da quella  prima Coppa Volpi? 
Amo come allora questo lavoro e mi sono trovata di fronte a questo premio con la stessa infantile gioia di un tempo ma allora ero più sfrenata, inconsapevole, come i giovani davo molte cose per scontate.
È molto legata a Venezia? 
Molto. A Venezia sono legati molti miei desideri che, spesso, qui si sono realizzati. Non solo le due Coppe Volpi ma qui ho conosciuto, 10 anni fa, anche Riccardo Scamarcio.
E, stavolta, è tornata con un film che la riporta alla sua Napoli. Le ha dato energia girare lì? 
Napoli è una città unica che mi dà sempre una forza in più, anche se non è stato facile girare lì: abbiamo trovato anche porte chiuse e resistenze. La città ci ha aiutato e ostacolato insieme.
Questa Anna è tra i suoi personaggi più difficili? 
Sì, Anna è stata una bambina combattiva ma poi diventa una donna senza coraggio sino al riscatto e io l’ho costruita arrancando, attraverso mille sfaccettature.
SILVIA DI PAOLA