Il primo maltempo mette tutti in allerta
GENOVA Arriva il maltempo e comincia la paura per i rischi idrogeologico. Allarmi in tal senso sono stati diramati in tutta Italia, specie in Liguria e Lombardia, come anche l’allerta meteo, proclamata in Liguria ma ad esempio anche a Roma. Queste prime avvisaglie di maltempo però non hanno fatto saltare i primi giorni di scuola, come si temeva inizialmente. Scuole aperte dunque, seppur mantenendo alta l’attenzione.
Ieri è stata una domenica di allerta meteo in particolare in tutta la Liguria, dove la Protezione Civile della Regione ha trasformato lo stato di Allerta 1 in vigore dalla mezzanotte di sabato, in Allerta 2, fino alle 6 di oggi. In seguito all’allerta meteo è stata rinviata a Genova la partita di calcio Sampdoria–Bologna: la sfida di erie A si terrà stasera alle 20.45. Inoltre nel capoluogo ligure è stata sospesa fino a questa mattina la Festa dell’Unità. L’amministrazione civica ha disposto l’aumento delle pattuglie di polizia municipale per tutto il periodo dello stato di allerta, con l’attivazione del presidio territoriale per il monitoraggio dei rivi, unitamente alle squadre di volontariato di Protezione Civile.
Dopo la pioggia e gli allagamenti della mattina, la pioggia ha concesso una tregua a Genova verso ora di pranzo con il fronte temporalesco che si è spostato da Ponente a Levante. Non si sono registrati grossi danni, solo alcuni allagamenti.
A causa della pioggia frane invece nell’imperiese: fango e detriti sono scivolati lungo la strada Provinciale 548 della Valle Argentina. A Badalucco sul versante di una collina investita nei giorni scorsi da un incendio che ha distrutto la vegetazione, ha ceduto il muro di recinzione di una villa.
È proprio a settembre che deve partire il Piano Acque sicure messo in campo dal Governo per combattere il dissesto idrogeologico in Italia. 14 aree metropolitane coinvolte per un totale di 1,3 miliardi di fondi stanziati – la metà subito – più altri soldi previsti per il resto del territorio. La città di Genova avrà più di 300 milioni di euro per realizzare gli interventi necessari a concludere i lavori per la messa in sicurezza dei torrenti a rischio esondazione. I lavori partiranno entro fine anno e dureranno dai 2 ai 5 anni.
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