Camorra
8:29 pm, 9 Settembre 15 calendario

“Non sono camorristi ma giovani di una violenza inedita”

Di: Redazione Metronews
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Napoli. È da poco uscito per Newton Compton il suo “I delitti di Napoli”, con la provocatoria domanda: si può raccontare una città attraverso i suoi crimini? Con Bruno De Stefano, giornalista e profondo conoscitore dell’anima nera della sua città, la risposta è sì. 
La camorra è cambiata. Qual è il suo volto oggi?
Intanto vorrei dire che bisognerebbe trovare una nuova definizione a questa malavita violenta, agguerrita, e giovanissima. La parola camorra fa riferimento a clan, a boss: ma questi ragazzini, spesso minorenni, non hanno strategia, non sono boss. 
Chi sono?
Le terze file. Assistiamo a guerre di bande, giovanissimi che spesso non arrivano a vent’anni, hanno preso il posto dei capoclan in carcere o morti ammazzati, e sono violenti oltre ogni limite. Sparano all’impazzata, senza considerare le conseguenze. Io sono stupito dalla violenza di questi ragazzi.
Come se ne esce?
Non se ne esce. Possiamo cambiare la data dei quotidiani: passano gli anni ma nulla viene risolto. La cronaca è piena di scippi, bande che picchiano le persone in centro, senza motivo. Io spero solo di tornare a casa vivo.  
STEFANIA DIVERTITO

9 Settembre 2015
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