Giubileo di Misericordia Da dicembre al via l’Anno Santo voluto da Papa Francesco
VATICANO Tra i grandi appuntamenti che ci aspettano al rientro dall’estate c’è senz’altro il Giubileo indetto da Papa Francesco. Proclamato con la bolla Misericordiae Vultus, esso è un Anno Santo straordinario dedicato alla Misericordia, che si aprirà l’8 dicembre. La data è stata scelta volutamente per coincidere con il cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II. Per un anno, fino a novembre 2016, la Chiesa celebrerà i riti legati alle caratteristiche dell’anno giubilare, cioè l’occasione di un perdono speciale dei peccati. Quella che si chiama indulgenza infatti è una pratica di pentimento e assoluzione che riguarda i peccati dei fedeli in una forma diversa dall’ordinario: la religione cattolica ordinariamente è caratterizzata dal perdono dei peccati attraverso il sacramento della confessione, ma per quanto sia difficile da spiegare il peccato lascia comunque degli strascichi. L’indulgenza giubilare (come altre pratiche devozionali) cancella anche questi aspetti residuali. È un po’ come se la confessione curasse una ferita, lasciando la cicatrice, e il giubileo fosse invece in grado di rigenerare la carne eliminando anche la cicatrice. Per godere di questa indulgenza plenaria bisogna ottemperare ad alcune richieste. La prima e più importante è quella di confessarsi e ricevere nel giro di sette giorni la Comunione. Bisogna poi pregare secondo le intenzioni del Papa. E infine nel caso del Giubileo bisogna adempiere ad alcuni “riti”: per essere esatti anticamente il Giubileo serviva proprio a dare l’occasione di percorrere anche fisicamente un cammino penitenziale, e quindi l’indulgenza si otteneva recandosi a Roma, come segno del proprio impegno e della propria rinuncia al peccato. Adesso invece il Papa ha autorizzato lo svolgimento del Giubileo in tutte le Chiese, centrando l’attenzione sul contenuto più che sullo spostamento, che con i mezzi moderni ha perso del suo antico significato di pellegrinaggio.
Per quanto riguarda il programma del prossimo Giubileo, ecco l’apertura delle Porte Sante nelle basiliche romane: 8 dicembre San Pietro; 13 dicembre San Giovanni e San Paolo; 1 gennaio Santa Maria Maggiore. Tra i grandi eventi già fissati, in calendario il 27 dicembre il Giubileo della Famiglia; 2 febbraio 2016 Giubileo della Vita Consacrata; Giubileo dei ragazzi il 24 aprile; giubileo dei sacerdoti il 3 giugno; giubileo degli ammalati il 12 giugno; giubileo del volontariato il 4 settembre.
L’origine del Giubileo è già nella Bibbia, dove l’anno giubilare era per gli ebrei un anno in cui venivano condonati tutti i debiti. A reintrodurlo nella Chiesa cattolica fu Papa Bonifacio VIII nel 1300. Tra i pellegrini più illustri di quel primo Giubileo c’era probabilmente Dante Alighieri che ne descrive alcune scene nella Divina Commedia. Ma cosa ancor più importante, il fatto che il sommo poeta abbia ambientato la Divina Commedia – che è un pellegrinaggio, e in qualche modo giubilare – proprio nei giorni pasquali di quel 1300.
I giubilei dovevano cadere ogni cinquant’anni, presto ridotti a 25. Inoltre sono stati indetti giubilei straordinari (cioè legati a particolari iniziative o ricorrenze e non a cadenza temporale) come fecero nel 1933 Pio XI, nel 1966 Paolo VI e nel 1983 Giovanni Paolo II.
OSVALDO BALDACCI
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